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venerdì 12 ottobre 2012

IL BELLO DEI COLORI NATURALI

Che detta così può far pensare a un sacco di aspetti della tintura, ma quello che voglio raccontare oggi è il bello dei colori che può avere una vello di lana a seconda della razza, o forse anche un po’ del caso.

Mesi fa ho voluto provare qualche etto di lana “naturalmente” colorata, per pura curiosità, e perchè i nomi e le provenienze mi evocavano un fascino e una storia già da soli…Provengono tutte da razze british più o meno rare… Suffolk per i grigi dal ghiaccio al tortora, Black Welsh per un nero quasi corvino, Shetland Moorit e Manx Loaghtan per marroni tenui e caldi…

Quando sono arrivate devo dire che viste tutte insieme avevano davvero un impatto stupendo. Perchè davvero le sfumature sottili tra il marrone, il grigio e persino il nero si armonizzavano una con l’altra, e soprattutto perchè pensare che non erano serviti pigmenti o tinte per ottenerle, era ancora più affascinante.

Allora ho deciso di filarle in modo che il colore restasse in primo piano, quindi ho scelto un filato spesso di base, e poi ho pensato di accentuare il carattere naturale doppiando il filato con un filo di sottile lana tweed dal colore appunto complesso e variegato.

Eccole qui, tute in sequenza:

SAMSUNG            SAMSUNG

Con il filo tweed di diverso colore assumono un carattere ancora più rustico e interessante, e poi devo dire che il fatto che non siano processate troppo, nel senso di tinte, lavate e mordenzate etc da una leggerezza e morbidezza meravigliosa.

SAMSUNG

Le ho filate tutte in sequenza per portarle a Filo lungo Filo e quindi avevo il tavolo pieno di tutti questi matassoni morbidosi con un profumo da brughiera…SAMSUNG

SAMSUNG

A breve mi sa che ne prendo una e provo a lavorarla in un maxi collo con ferri da 10mm, e vediamo cosa esce…

mercoledì 1 agosto 2012

LAVORI SONNACCHIOSI D’ESTATE

 

Dato che il mese di Luglio appena finito era dedicato ai bimbi un po’ al mare e sempre lavorando – non che nel resto dell’anno li chiuda nello sgabuzzino o non vada in ufficio – ho tenuto un profilo basso basso per i miei lavoretti .

Più che altro ho sopportato il caldo che detesto e spero finisca velocemente, e quindi ho  cercato di salvare le mie piantine sul terrazzo dal solleone in attesa di poterle piantare in terra “vera” e ho cercato di fare quei lavori umili che di solito si rimandano quando si hanno cose più interessanti da fare.

SAMSUNG

Quindi ho disfatto 6 modelli che avevo pronti ma non mi convincevano, matassato, lavato e rigomitolato i filati, uno l’ho anche ricominciato: con  Donegal Luxury Tweed di Debbie Bliss sto facendo il RIOT JOKE PULLOVER e so già che mi incarterò per passare dal modello che prevede un filato da ferri 8 al mio che si lavora col 5…

 

L’aspetto più divertente dell’oziare in una casa al mare avendo finito questi lavoretti ameni mentre i bimbi facevano la nanna pomeridiana è stato navigare alla ricerca di possibili mercatini/fiere interessanti… la maggior parte di quelli che mi interessavano in realtà si tengono in primavera/estate, ma mi sono già lanciata iscrivendomi a FILO LUNGO FILO UN NODO SI FARA’ che si terrà il 22 e 23 Settembre a Collegno al Villaggio Leumann, insieme a Federica.

Poi altro appuntamento che posso annunciare sarà HALLOWEEN a TRIORA, la festa delle streghe del 31 Ottobre.

Ora dovrei tingere e filare a manetta, ma sempre per la storia dello sgabuzzino, il tempo è quello che è….

martedì 6 marzo 2012

HOLDEN SHAWLETTE

Holden shawl Bute oliveQuando si dice tempismo… uno dei propositi della mia giornata, dato che il tempo non permette la gita al vivaio prevista, era di scrivere sul blog, ed ecco che apro la posta elettronica e trovo una mail di Valentina con le foto dello scialle che ho sferruzzato per lei, e che aspettavo di poter postare qui…

Bene, ovviamente non a caso, lo so…Holden shawl Bute olive det

Allora eccolo, Holden Shawlette -  e in questo caso l’inglese si avvicina molto all’italiano “scialletto”, anche se questo è un termine un po’ retrò da nonne, e gli shawlette vanno da pazzi oltreoceano forse proprio perchè sono veloci da realizzare e hanno più praticità degli scialli più grandi - un modello che abbiamo scelto insieme, che è stato abbastanza veloce da fare, ma davvero di grande effetto nella sua semplicità!

Holden shawl Bute olive 2Il filato è un tweed  scozzese sottile a un capo solo, nei toni del verde oliva, muschio, con punte di pino nero e rosa antico, bello elastico e morbidoso, lo stesso che avevo usato – tinto da me in quel caso – per lo scialle fatto a Zia ArtemisiaHolden shawl Bute olive zoom

Le foto lo rendo un po’ buio, ma in realtà non lo è, ringrazio Valentina per avermele mandate, preferisco sempre vedere le mie creazioni indossate da che le ha richieste piuttosto che da me, e ho già raccontato delle traversie quotidiane di mamme blogger &C per autoscattarsi foto… quindi vanno benissimo così!

Holden shawl Bute olive rovescio

giovedì 6 ottobre 2011

SCIARPONE DI MUSCHIO E NEBBIA

Mi sono accorta che gli ultimi post riguardano quasi soltanto la tintura, ed è vero che ultimamente mi ha preso molto e anche nei prossimi mesi avrò un bel po’ di lavoro sul quel versante, ma non ho smesso le altre arti compagne di viaggio, anche se per loro ho avuto meno tempo.

L’ultimo lavoro al telaio, che ho studiato e fatto tutto per me ed è stata un’impresa lunga lunga, è uno sciarpone di cui sono già innamorata:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ho scelto due filati  abbastanza fini nel mare di proposte di Texere Yarns, sono della serie Silk Heathers fatti di lana seta e cotone con una lavorazione a tweed dai colori molto delicati – volevo qualcosa da abbinare con tutto o quasi – tra cui ho scelto il Moss e il Fog, appunto muschio e nebbia.

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ho montato i due colori alternati sull’ordito, e qui ho un po’ improvvisato e infatti ci ho messo un giorno intero, con un caldo infernale, ma non potevo interrompere perchè la cucina era inagibile!

Poi ho alternato i due colori anche nella trama, dando un effetto come a quadretti che avevo visto su questo libro: Creative WeavingVLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ecco l’effetto visto da vicino:VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Appena smontato dal telaio l’ho messo a bagno con un goccio di ammorbidente ed è diventato uno splendore, leggero e caldo allo stesso tempo e morbidissimo, enorme da potercisi avvolgere, ora aspetto una giornata fresca per inaugurarlo!

domenica 3 aprile 2011

FEATHER DUSTER

Suona davvero meglio con  il nome originale inglese, piuttosto che "piumino da polvere" - come andrebbe tradotto - comunque è finito!!
E' venuto perfetto, il filato - lana Jamieson's Shetland Spindrift - ha reso come speravo e una volta lavato e bloccato sul letto ha mostrato tutto lo splendore del punto ben stirato:
Feather duster oyster det Feather duster oyster 2
Ho impiegato quasi due ore a bloccarlo per bene, cercando di mantenere le proporzioni e di non distorcere il disegno, e  alla fine non mi sentivo più i polpastrelli di indice e pollice!
Feather duster oyster Feather duster oyster det pins
Bene comunque, alla fine ho contato 441 punti sul ferro, e circa 2 metri di larghezza x 106 di lunghezza centrale; ero talmente contenta di poter lavorare qualcosa di desiderato e apprezzato per un'amica che ci ho impiegato anche poco tempo, almeno per i miei ritmi, meno di due mesi, e  non vedo l'ora di vederlo addosso alla destinataria - Bergamotto e Benzoino, che non linkerò mai abbastanza.
Un mistero per me resta come realizzare questi disegni suggestivi in un lavoro a maglia, nonostante tanti anni di sferruzzamenti non saprei davvero da che parte iniziare a progettare un disegno come questo, forse perchè non ho mai provato, mah...

venerdì 1 ottobre 2010

DONEGAL LUXURY TWEED

Dopo tanto parlare di collane, riccioli e bozzoli avevo voglia di scrivere un po' di sano e vecchio lavoro a maglia che non ha mai smesso di accompagnarmi in questi mesi, anche se ne ho taciuto le evoluzioni e i progetti... anzi meno male che c'è!
Avevo voglia da un po' di tempo di farmi un bel cardigan, magari un po' disegnato addosso, avvitato, e ho trovato tra i modelli scaricati da Ravelry chissà quanto tempo fa il Mrs Darcy Cardigan... semplice e fine allo stesso tempo, perfetto!
mrs Darcy
Per lavorarlo ho cercato un po' non sapevo scegliere nè il colore nè il filato, per non sbattermi a fare proporzioni infinite lo volevo dello stesso peso consigliato nel modello - ferri 5/5.5mm - poi ho scelto un po' per curiosità di provare un nome importante tra i designer di modelli e filati: DEBBIE BLISS...  famosa per i suoi libri di modelli baby, è davvero una che ce l'ha fatta, è riuscita a fare della sua passione un lavoro con un successo strepitoso non solo in the UK ma in tutto il mondo; infatti da tempo ha iniziato a firmare anche delle linee di filati, uno su tutti il Cashmerino,  troppo liscio e "mollo" per i miei gusti.... non potevo che innamorarmi perdutamente del DONEGAL LUXURY TWEED.
SDC14027
Spiego perchè:

  1. io da sempre adoro il tweed in tutte le sue forme, tessuto, filato, colori, vestiti, che sia tartan o harris, spigato o meno....ilmotivo di colore di fondo con piccoli tocchi di tonalità contrastanti qua e là secondo me è una delle migliori lavorazioni artigianali di filati e tessuti

  2. Uno dei viaggi più belli e gustati della mia vita è stato proprio nel Donegal, regione apra e forte dell'Irlanda settentrionale

  3. non è poi un mistero che a me piacciono i filati pelosetti e soprattutto naturali, e questo è fatto da 85% lana  e 15% angora... mmmh non sapete!

  4. è un filato a un capo singolo volutamente irregolare, pieno di piccoli fiocchi colorati che danno l'effetto tweedy, ma soprattutto uno spessore variabile, sembra fatto a mano
Ode Ode davvero!
Alla fine ho scelto questo colore senape/oro in un cartella di tinte davvero belle e particolari; questo da sè da l'idea di calore, ho iniziato a lavorare il cardi quest'estate a fine Agosto quando mi sono arrivati i gomitoli - approposito li ho comprati in super offerta su Consider the lily -
è un modello davvero carino nella sua semplicità: si lavora con i ferri circolari in un solo corpo - yee niente cuciture!! - ecco come rende:
SDC14029

Una curiosità: il nome "tweed" ha un'origine curiosa come tante parole... deriva da Twill, termine inglese che indica una tecnica di tessitura a piccole coste o righe, che conosciamo meglio come lisca di pesce, però dato che questa lavorazione si è sviluppata al meglio in una regione al confine tra Scozia e Inghilterra dove scorre il fiume Tweed... confusione o pronunce leggermente diverse hanno ribattezzato il tessuto!
INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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