Finalmente ho trovato il tempo per mettere a posto le foto del mio ultimo pomeriggio di tintura - quello da cui sono nate le Odi ad Ottobre - con più o meno tutti i passaggi della preparazione e i risultati che non avevo ancora mostrato.
Allora, ecco i famosi riccioli di lana Wensleydale, che come dicevo sono un vero rompicapo (avete presenti i dreadlocks dei rasta?) da sciogliere per poterli prima pulire, e dopo la tintura, filare... è un processo lento che sto ancora dipanando la sera davanti alla tv... comunque anche se in realtà anche nella fase di filatura i riccioli non sono proprio agevoli e veloci da lavorare, a me piacciono tanto, perchè rispecchiano il carattere di una lana, nel senso che sono l'espressione più vicina alla pecora che si possa lavorare, almeno secondo me... e quindi quando guardo questo ammasso colorato (ho provato un verdolino brillante, che è riuscito, un viola che tende un po' troppo al marron glacè rispetto a quello che pensavo, e un blu che è risultato aviazione, ma mi piace...), o anche per es. TROPICO che avevo filato con i riccioli di Blue Faced Leicester, dietro vedo animaloni ricciolosi e belanti come questi...
L'altro bagno di cui avevo accennato, con cui ho tinto parte di una lana bianca recuperata da un maglione che davvero non mettevo più e un altro po' di cashmere che non arrivava ad essere un gomitolo intero, invece è tutto nelle tonalità del blu e viola, partendo da un bel tono brillante e deciso e arrivando gradatamente a un vinaccia un po' sfumato.
La prima considerazione da mettere nel cassetto delle cose cui stare attenta la prossima volta è che la lana messa sul fondo della pentola ha preso gran parte del colore a quella che è rimasta sopra, e quindi ecco le differenze, a parità di bagno e colori: la lana spessa ha preso le stesse tonalità, ma con un'intensità pastello rispetto al cashmere.
La prima considerazione da mettere nel cassetto delle cose cui stare attenta la prossima volta è che la lana messa sul fondo della pentola ha preso gran parte del colore a quella che è rimasta sopra, e quindi ecco le differenze, a parità di bagno e colori: la lana spessa ha preso le stesse tonalità, ma con un'intensità pastello rispetto al cashmere.
Con queste ho deciso di lavorare a maglia qualche accessorio, tipo collane o scaldacollo, visto che sono in quantità limitatissima - ah il mio spirito riciclatore esulta!!
La seconda considerazione: armata di libro con teoria dei colori e ricordi degli studi di chimica secoli fa avevo pianificato quali colori creare (quanta % di blu, giallo e rosso e a quale diluizione), e poi al momento della pratica ho scoperto che l'infinito range dei marroni e viola è un po' un palude in cui è difficile orientarsi, per ora mi va bene tutto, o perchè alla fine i risultati sono belli comunque
.... ma non sarebbe male riuscire a realizzare quello che avrei in testa, invece che una cosa diversa... che nasce da vita propria ... magie magie!
ah dimenticavo il reportage fotografico di questo pomeriggio colorato!
IN ORDINE:
- Attrezzature pronte
- Tinte miscelate
- Riccioli di Wensleydale in cottura
- Cashmere e Lana in risciacquo
- Fibra di Falkland in cottura
- Fibra di Falkland in risciacquo
5 commenti:
sono morta dalle risate quando ho letto "animaloni ricciolosi e belanti"..ahah!!gli si addice proprio!!
Rimango sempre abbagliata dalla miriade di colori che ogni volta fotografi dai tuoi lavori..possibile che ne esistano tanti?!*_*
sei proprio brava, non c'è che dire!
Ciao.
Un commento veloce veloce perché devo proprio scappar via: tutto molto interessante e bellissimo, complimenti!
Anna Maria
wow... sono affascinata dal processo per colorare la lana... mi piacerebbe un sacco provare!! bellissimi i colori che trovo nel tuo blog!! complimenti :-)
buona domenica
eli
questa passeggiata tra riccioli e colori è affascinante! non lavoro a maglia, ma l'idea di tingere la lana mi piace... mi fa venire voglia di stringere tra le mani tutti quei gomitoli e, soprattutto, la lana ancora da cardare!!!
ciao e complimenti
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