Dopo il tentativo con l’indaco ho ripreso un po’ le tinture collaudando la cucina nuova per evitare macchie e pasticci.
Ora che ho un tavolo bello grande su cui stendo un telo di plastica per non colare – in realtà è la custodia da giacche e cappotti della lavanderia… – vorrei provare a usare il pennello per dipingere fibre e fili e dare quell’effetto punteggiato con colori ben separati tipico. Finora invece ho sempre usato le siringone da 60cc per distribuire i diversi colori, ma devo dire che c’è poco controllo e a volte si sovrappongono. Non che sia un problema, anzi i risultati così sono a sorpresa escono tonalità intermedie poco prevedibili, però a volte mi piacerebbe che quello che spruzzo in un punto resti lì …
Per esempio, le ultime tinture fatte hanno dato risultati bellissimi, soprattutto i riccioli di lana BFL, che sono partiti da un lato gialli e dall’altro blu navy, e sono usciti così:
Quelli invece partiti dal rosso al petrolio sono diventati così:
E infine l’incidente!!
Avevo sprizzato per bene 100g di lana Cheviot a strisce nell’ordine: rosso, verde scuro, rosso, blu elettrico lasciando poi cadere poche gocce di giallo nei confini tra verde e rosso.
Quindi ho avvolto tutta la fibra con la pellicola da cucina arrotolandola bene e l’ho messa in pentola; questa è la soluzione che ho trovato per limitare la colatura di un colore sull’altro… dopo circa 15 minuti vedo sul banco della cucina la bottiglia di aceto ancora chiusa: FLASH!! non ho aggiunto l’aceto al bagno della lana pre-tintura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Allora ho tolto la pentola dal fuoco e buttato la poca acqua che di solito lascio sul fondo della pentola per paura che la pellicola si attacchi, e poi ho srotolato la fibra bollente , aggiunto l’aceto e tristemente realizzato che per uniformarne l’assorbimento avrei dovuto rimestare la fibra….
Oddio i colori si mescoleranno!
E magari la fibra si infeltrirà pure con tutto il movimento fatto!
Alla fine, dopo ulteriore cottura di 20 minuto ho scolato la lana rassegnata, l’ho sciacquata e lasciata asciugare, e ho scoperto che non si è infeltrita, ma i colori si sono sfumati di brutto, l’effetto? Eccolo:
Il verde si è schiarito molto, il blu e il rosso hanno dato tante variazioni di rosa, lavanda e violetto, e il giallo ha inserito qua e là punti di ruggine e nocciola… non riuscivo a trovare un altro nome se non un SECRET GARDEN pieno di fiori!
Credo sarà perfetto per un filato molto sfumato, in vendita presto su il mio Etsy Shop !
5 commenti:
Ma lo sai che è successa la stessa cosa anche a me??!!?? Quando la lana era pronta e imbustata da mettere nel microonde, mi sono accorta che la bottiglia dell'aceto era lì, bella integra, che mi faceva ciao dal piano della cucina...Cose che capitano a noi malate di lane. Però è bello sapere che non siamo sole,neanche in questi episodi di storditaggine. Ciao e buon lavoro!
no no non siè mai soli nella storditaggine!
Una curiosità, ma tu usi lo stesso microonde che usi per cucinare? Io l'ho preso da poco e mi è venuto il dubbio che non si potesse usare lo stesso come per le pentole...
Si uso lo stesso microonde. gli dò una lavata prima di ricominciare ad usarlo per cucinare: del resto lo uso di più per tingere che per cucinare. Al massimo ci riscaldo qualcosa. Ciao ciao
Per non fare colare i colori bisogna addensare la tintura con una briciola infinitesimale di gomma adragante: la gelifica un po' e poi si scioglie via con il lavaggio dopo tintura (si usa anche nei medicinali per fare le capsule delle pillole)
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