Sì la mia voglia di campagna, natura etc ultimamente prevale, sarà l’autunno che inizia e m i mette di buon umore, ma è così.
Quindi sembra avere senso il mio amore per piante, fiori e frutti da curare e veder crescere e anche solo contemplare, con le tinture naturali, certamente… anche se in realtà io non ho ancora quel pelo sullo stomaco un po’ spietato che fa cimare dai fiori appena sbocciati un’intera pianta per poterne estrarre i pigmenti tintori…
Non me lo dice proprio il cuore di staccare il bellissimi fiori di Coreopsis che mi ha regalato Federica…E mi entusiasmo come una bambina a notare la prima bacca di mirto che è maturata sul mio piccolo arbusto lucido e verdissimo,
o una violetta che si è autodisseminata e ora rifiorisce nonostante il freschetto,
o le campanule semplici e perciò struggenti di heath che continuano a spuntare da agosto ad ora e mi ricordano le colline intorno a Falcarragh, uno dei posti che mi si sono impressi dentro…
Detto questo, mi sono armata di guanti e cesoie, e fu così che l’altro pomeriggio, con fare un po’ esitante sono scesa al fiume – purtroppo ormai quasi inesistente – a raccogliere fiori di Topinambur che crescono in sovrabbondanza lungo tutto il letto, e le ultime bacche di Fitolacca che sono spuntate quest’estate dove l’anno scorso c’era il sambuco.
Bacche ce n’erano poche, ormai quasi tutte pappate da uccelli e altri animaletti, ma comunque ne ho raccolto un bel sacchetto, di fiori di Topinambur invece ho fatto man bassa data la quantità, e alla fine in pentola:
Subito i bagni si sono colorati tantissimo, poi dopo un’ora ho lasciato raffreddare e aspettato fino al giorno dopo per filtrare, ma devo dire che quello di topinambur dopo qualche ora sembrava aver perso brillantezza, anzi era diventato spento rispetto all’arancio luminoso dei primi minuti…
Comunque la lana tinta ora asciuga con tutta calma e appena posso la mostrerò…
1 commento:
Spero di vedere presto il risultato!
che belle foto!
un abbraccio
Artemisia
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