giovedì 23 giugno 2011

UNA SETTIMANA DI TINTE

Due giorni dell’ultima settimana – bè ovviamente non tutto il giorno! – sono stati dedicati a lavori tintori, sia con estratti naturali che non…

Più che altro perchè  almeno per ora tingere con i colori artificiali da un risultato veloce, vivido e brillante e risponde abbastanza bene all’idea che ho in mente… invece maneggio  i pigmenti naturali più come esperimento, studio e ricerca, sono un universo talmente nuovo e vasto!

Allora nel primo lavoro ho tinto 100 g di lana Shetland lace con il metodo che avevo già usato una volta, dei 2 gomitoli spruzzati con gli stessi colori ma in ordine e proporzioni differenti. Questa volta ho impiegato Arancio/Ruggine, Verde Smeraldo e Violetto, ecco i risultati:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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Le variazioni dei colori sono sottili, me le immagino perfette per un lavoro a righe che diventano più sfumate che nette, slurp!

 

Il lavoro sulle tinte naturali al prossimo post, se no diventa troppo lungo questo qua.

venerdì 10 giugno 2011

MATASSE IMBEVUTE

Un altro esperimento tintorio fatto in questi giorni  di prove ha coinvolto tre tazzine da caffè ormai sbeccate e vecchiotte, una matassa di lana superwash e gli ultimi 50g di fibra mohair/lana cardata e dei colori che avevo già sciolto in barattolo, dall’ultima sessione di Violetto di qualche settimana fa – non naturali, sinteticissimi...

Ho voluto quindi provare un gioco nuovo, la tintura per immersione a zone di filato e fibra; ecco i passaggi salienti:

 VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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Ed ecco i risultati asciutti e a confronto: il mix lana/mohair è già pronto per la filatura, con le fibre aperte a mano, mentre la matassa di merino superwash spicca per la nitidezza dei colori. Dato che le tonalità usate sono esattamente le stesse pensavo di studiare un lavoro  che impiegasse entrambi i filati quando sarà pronto anche il secondo, MUMBLE….

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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mercoledì 8 giugno 2011

LINO # PART 2

CE L’HO FATTA!!!!!!!

Domenica, complice una giornata casalinga, mi sono buttata a tingere il lino che avevo mordenzato il venerdì precedente con Acetato di Alluminio – mi era stato consigliato rispetto all’Allume per le fibre vegetali – e avevo questo timore reverenziale per l’impresa, che la rendeva poco piacevole… invece no, questi lavori devono restare un puro piacere!!!!!!!!

Allora via ho preparato i 2 pentoloni con acqua e Mirabolano in polvere, ho suddiviso le matasse e lasciate a sobbollire per circa un’ora e mezza. Poi le ho lasciate a raffreddare altre 3 ore nel bagno, erano diventate di un bellissimo colore ocra chiaro… tanto che per un attimo ho avuto il dubbio di lasciarle così e non farle virare sul verde come programmato... ma poi ho deciso di procedere comunque.

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Allora ho scolato le matasse, ho aggiunto in una sola pentola mezzo cucchiaino di sale di Ferro, mescolato per bene e iniziato a scaldare, immergendo due matasse alla volta e rimestandole finchè mi sembravano arrivare al punto di verde che andasse bene… i bagni successivi li ho praticamente cronometrati per essere sicura di ottenere un colore il più possibile uguale, estraendo e strizzando ogni matassa e avvicinandola a quelle estratte per essere sicura.

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ultimo passaggio: sciacquare via i residui, sono andata direttamente nella vasca da bagno perchè con otto matasse nella solita bacinella non avrei finito più, ce n’era davvero tanto, in polvere tra le fibre!

Ecco alla fine il risultato asciutto e stirato a mano in matasse:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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sono così contenta, è un colore stupendo, un verde oliva argenteo che però osservato da vicino ha un sottofondo caldo del mirabolano, e il lino ha una brillantezza davvero speciale, non vedo l ‘ora di iniziare il cardigan!

 

Note:

Ho tenuto un campioncino di lino tinto solo nel mirabolano, per “archiviarlo” eccolo:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Invece qui si vede abbastanza – in realtà è evidente la differenza – quanto sono diverse due fibre nello stesso bagno: era rimata attaccata ad una matassa di lino della lana dal filo guida della ruota, molto più scuro e caldo, un verde muschio bellissimo!

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venerdì 3 giugno 2011

GINESTRE E MELOGRANI

In questo blog si raccontano sempre storie lanose/filose e affini, non comincio a scrivere di giardinaggio o cucina.. quelle arti le riservo ai miei pasticci personali… ma ho iniziato a tingere con fiori ed estratti naturali e quindi le arti si fondono, meraviglia!!!

Lette istruzioni e consigli mi sono buttata sulla polverina che più mi suggestionava tra quelle arrivate, il MELOGRANO appunto.

Allora diligentemente ho iniziato con una matassa di lana e non con altre fibre, perchè resta sempre la regina indiscussa di certi mestieri e non a caso dovrebbe essere quella che più facilmente prendo i colori.

PRIMO LAVORO: MORDENZATURA

Ho preparato il bagno mordenzante con l’allume e poi vi ho fatto sobbollire per un’oretta la mia matassa di Corriedale DK, l’ho lasciata raffreddare e scolare e poi l’ho avvolta in un asciugamano.

In questo modo il mordente – ovvero il veicolo cui si attaccano i pigmenti colorati che altrimenti scivolerebbero in gran parte dalle fibre – penetra per bene tra le fibre;  si potrebbe mordenzare e tingere allo stesso tempo nello stesso calderone, ma ho letto che si consiglia di separare i passaggi per ottenere tinte più brillanti e profonde, quindi ho frenato la mia impazienza e atteso 4 ore… in realtà il massimo si ottiene aspettando fino a 3 giorni!!! ma non ce la potevo proprio fare ad aspettare.

Allora ho dosato la mia polverina di melograni tritati e preparato il pentolone in cui ho fatto sobbollire la matassa per un’ora circa, e poi ho lasciato raffreddare per tutta la notte nel bagno. Ecco il risultato:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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Obiettivamente un colere variabile tra i beige, khaki, gelato alla nocciola, luminoso ma davvero chiaro!!!!!!!!!  Io per lo meno mi aspettavo un bronzo dorato, un po’ più scuro e profondo……. MUMBLE, PRENDERE NOTA….

 

Il secondo episodio riguarda invece le GINESTRE, perchè la scorsa domenica in riviera dai suoceri abbiamo raccolto 150g di fiori bellissimi e brillanti,  e io in previsione di tingere con un altro estratto avevo mordenzato circa 90g di lana riciclata che avevo in casa, e che era rimasta avvolta nell’asciugamano per 2 giorni… quindi ho pensato “che occasione perfetta!”

Quindi ho messo a bollirei fiori in pentola per mezz’ora:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ha iniziato a diffondersi per casa un profumo dolcissimo, simile alla camomilla zuccherata, o al tiglio, non so, comunque i fiori non li ho lavati prima per no rischiare di togliere pigmenti fondamentali, quindi nel bagno galleggiavano anche insettini di varia natura, poveri!

Ho filtrato il liquido e immerso 50 g della mia lana e lasciata bollire per un’ora, e poi a bagno freddo per 5 ore circa:

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Ecco il risultato:

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Un giallo pulcino-lime tenue, molto tenue…. perchè avevo letto di un giallo brillante?????????

……. MUMBLE, PRENDERE ALTRA NOTA.…….

Forse ho sbagliato dose di mordente, o di pigmento????

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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