sabato 27 agosto 2011

FILATO DI S.OLCESE

Bene, oggi è girato il vento, l’umidità  un po’ calata e quindi eccomi a raccontare qualche storia: ho riempito le prime due bobine di filato con la lana di Beauty e Sister da S. Olcese e quindi con molto orgoglio le mostro qui, in tutto il loro splendore naturale:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ho filato la lana a due capi perchè i singoli sono risultati un po’ irregolari – ben venga tra l’altro – e temo che al telaio lo sfregamento li avrebbe indeboliti troppo. Quindi lo spessore è cresciuto un po’ rispetto a quanto immaginavo inizialmente per la coperta… che risulterà più pesante!

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Mi piacciono particolarmente le diverse tonalità della lana, dal bianco purissimo al crema al beige - a seconda della pecora, e della parte del corpo da cui provengono… Non vedo l’ora di vederla tinta: stanotte verso le 04.30 in un momento di insonnia pensavo che colori usare e come combinarli ma non ho ancora deciso, il lavoro comunque è ancora talmente tanto che c’è tempo….

Anche la consistenza delle fibre è molto diversa, io ho deciso di mettere tutto nel filato, che così ha una consistenza davvero strana ma globalmente abbastanza morbida e un po’ pelosa

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lunedì 22 agosto 2011

OZI ESTIVI

Dopo giorni di silenzio mi avvicino al pc solo per postare poche notizie , e anche un po’ confuse da questa calura….

Sarà che ormai mancano solo 2 – spero – settimane all’arrivo del pupo n°2 ma non trovo pace con questo caldo e anche i miei lavori languono di conseguenza.

In realtà ho finito il cardigan di lino, devo solo sistemare tutti i fili penzolanti e attaccare i bottoni, e ho iniziato a filare la lana delle pecorelle di S. Olcese – quelle dei miei amici – ma ne ho ancora una montagna lavata e da spazzolare!

In questi giorni ho provato ad andare in campagna o al mare per trovare refrigerio, ma de che????????? Mi trascino da una stanza all’altra oziando con le mani che fremono per sferruzzare, filare, tessere  & C.

Pazienza, l’attesa continua…

giovedì 11 agosto 2011

LAVORI ESTIVI: LAVARE E SPAZZOLARE…

Il mio silenzio di questi ultimi giorni è dovuto un po’ al dover sistemare le ultime cose per l’arrivo del pupino N°2 – ormai lo aspetto da un momento all’altro – e un po’ ad un regalo ricevuto da una coppia di amici.

Infatti qualche settimana fa dopo una serata piacevole in campagna ,  mi tirano fuori dal box un saccone pieno zeppo di lana! Da un paio d’anni infatti hanno ricevuto in prestito due agnellini, che sono presto diventate pecore, per “brucare una collina” … peccato che poi il padrone non le ha più riprese!

Comunque, divagazioni a parte, Beauty e Sister non erano mai state tosate, quindi i miei amici armati di cesoie si sono decisi e l’hanno fatto – con l’aiuto di un contadino del posto – e poi mi hanno fatto questa sorpresona!

Io avevo solo sentito parlare della lana al naturale, edi come trattarla, ma presa dall’entusiasmo mi sono lanciata in questa mission estiva ovviamente non in casa mia ma in campagna dove sto passando giorni alterni….

Anche visto il pancione ho deciso di non usare la soda per sgrassare la lana, e ho optato per il metodo consigliato da Eva Basile sul suo blog : acqua calda e sapone neutro da lana.

Piccoli problemi: ecco come si presentava il vello. o meglio i fiocchi di quello che avrebbe potuto essere un vello:

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Tagliata in ciuffi di misura di versa e piena di ogni amenità di mamma natura… bè tranne animaletti, quelli no, ma rami, foglie, terra, detriti, cacca….SìììììVLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Allora ho iniziato a prenderne piccole dosi in una conca e proceduto a lavare:VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Questo è il primo bagno…VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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Dopo averla sciacquata dal grosso di terra e sterco con l’acqua molto calda l’ho lasciata a bagno con anche un po’ di sapone, senza agitarla, togliendo solo i corpi esterni più grandi; ho ripetuto questo passaggio finchè l’acqua risultava abbastanza limpida, poi ho sciacquato con acqua fredda corrente piano piano per non infeltrire e messo ad asciugare su un telo al sole (coperta per non ingiallirla). Ecco come si presentava a questo punto:

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Bianca, pulita ma ancora piena di detriti minuscoli, semi, rametti &C… che fare?

L’idea di usare le spazzole per cardare non mi entusiasmava perchè comunque i ciuffi erano compatti e i denti un po’ taglienti… allora ideona : pettiniamo con il pettine che è ha tolto gloriosi nodi nell’ordine da un gatto persiano, e due cani a pelo lungo!!!

Ecco il risultato finale:

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La lana così è pulita, molto ariosa e aperta e anche se fatta da fibre lunghe e corte insieme, è molto morbida e sottile – immagino che quindi la razza delle pecorelle fosse anche adatta da tosa?? – in certi punti c’è ancora un bel po’ di lanolina, ma tanto poi la devo ancora filare e tingere, e quindi tra tutti i passaggi si pulirà del tutto.

Peccato che tutto questo lavoro – la pettinatura/spulciatura è lunghissima!!!!!!!!! – l’ho fatto per quasi metà del sacco ricevuto…. e vorrei finire prima che nasca il pupino, dopo non ce la farò di sicuro, quindi ecco perchè ho scritto poco in questi giorni. é un po’ una corsa contro il tempo e le mie energie da bradipo!

Chissà quanta ne farò, magari ci uscirà una bella coperta a telaio, almeno l’idea più ottimistica è quella…

mercoledì 3 agosto 2011

IL GUADO, TINTA TURCHINA

L’estratto di guado aspettava ormai da troppo tempo prima di essere provato, soprattutto ero curiosa di vedere la differenza delle sue tonalità rispetto all’indaco, quindi pronti via!

Questa pianta, che non vedo l’ora di coltivare quando riusciremo a trasferirci in campagna, così famosa e antica in ambito tintorio, così affascinante per aver portato fino a noi tonalità splendide di azzurro da arazzi  e tessuti medievali, in una parola….puzza tantissimo!

Intendiamoci non voglio passare per schizzinosa, a me non disturbano più di tanto gli odori della campagna, anzi, per esempio trovo molto evocativo l’odore della lana al naturale  o della stalla, ma questo mi ha proprio sorpresa anche se ne avevo letto da qualche parte… stalla concentrata, catapultata nella mia cucina…. Per fortuna sui filati finiti lavati e passati in aceto non si sente più!!!

Ho tinto per prima una matassa di lana + lino che col sambuco aveva dato sfumature bellissime – approposito grazie per i commenti copiosi!!

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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Poi presa dall’entusiasmo post-ossidazione ho deciso di riattivare il bagno e immergervi una matassona di lana lambswool piuttosto fine che avevo tinto con foglie di edera raccolta sempre nel letto del fiume sotto casa, vicino al sambuco, e che aveva dato un giallino un po’ anonimo che non mi convinceva appieno.

In questo caso, dato che la matassa era piuttosto voluminosa e non volevo agitare troppo il bagno per fare danni alla tintura, ho provato a lasciare che il filato in parte affiorasse e quindi prendesse meno tinta, per vedere che effetto avrebbe fatto, eccolo, tutto sfumato tra il verde acqua, il petrolio e il blu scuro preso sul fondo:

Me la immagino già diventare uno scialle traforato!

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INFO DI SERVIZIO:

Per ora non sto mettendo su Etsy i filati tinti con pigmenti naturali perchè vorrei riservarli per i probabili mercatini d’autunno, però se a qualcuno interessano scrivetemi!!

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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