mercoledì 28 settembre 2011

LETTURE MULTIMEDIALI

Premetto che io sono irrimediabilmente affezionata ai libri “reali”, quelli di carta che preferibilmente odorino anche di inchiostro e carta, ma voglio segnalare due letture multimediali interattive davvero interessanti e di qualità:

Si tratta delle prime due uscite della Interweave Press - la casa editrice americana dedicata a lavoro a maglia, filatura, tessitura, patchwork e altre arti manuali - i COLORWAYS: sorta di riviste scaricabili a pagamento dedicate in generale a tecniche di tintura tradizionali con pigmenti naturali da diverse parti del mondo. Ci sono schede che si possono salvare e stampare con “ricette” e consigli e filmati, tanti link interessanti e interviste a esperti tintori.

colorways summer 2011La prima uscita per l’estate 2011 è dedicata al colore rosso, in particolare alla tintura con Cocciniglia, la seconda invece al blu e quindi ovviamente alla tintura con Indaco.

 

Adobe Photoshop PDF

Enjoy!

giovedì 22 settembre 2011

FILATO FATATO

Di ritorno a casa con il pupino n°2, approfitto di una nanna lunga per tornare a scrivere , e quindi anche un po’ alla mia realtà.

Tempo fa avevo comprato un etto di lana merino cardata a macchina con del bambù, sono quelle fibre modaiole che si vedono in tanti modelli e in vendita in tanti negozi di filati artigianali online… e che non mi avevano particolarmente attratta finora, ma tant’è la curiosità…

Quindi l’ho tinta con colori sintetici per poter affiancare colori diversi ed ecco com’è venuta:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Colori a base verde, con zone di blu, violetto e ocra, davvero profondi, come solo i sintetici sanno dare, e il tutto contornato al bambù rimasto bianco – punto a favore delle tinte naturali: si sarebbe colorato anche il bambù!

Ho deciso di filare il tutto molto molto sottile, per farla rendere abbastanza da poterci fare uno scaldaspalle o una sciarpa di buone dimensioni. Durante la filatura ho visto che la lucentezza del bambù distribuendosi sui colori molto forti della lana, tendeva a smorzarli e schiarirli e la cosa non mi entusiasmava granchè.

Una volta finito il primo capo, l’ho abbinato ad un filo di lino verde lichene, che ho avvolto su  quello iniziale. Il risultato?

Un filato che non posso fare a meno di definire fatato, perchè è vero che il bambù e la filatura sottile hanno uniformato i colori, ma alla fine questi spuntano comunque e sembrano come avvolti da una luce che solo la lana non darebbe. Mi ricordano una ragnatela bagnata di rugiada e illuminata dal primo sol del mattino… dove cercare una fatina altrimenti??

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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domenica 18 settembre 2011

UN PO’ TINGERE–UN PO’ RICICLARE

Da qualche tempo avevo voglia di raccontare di una delle mie letture estive a tema tintura; ci sono talmente tante risorse online sul questo tema che prima di scegliere un libro ci ho messo davvero non poco tempo, e devo ammettere che mi sono fatta influenzare anche dalla grafica e dalle foto decisamente accattivanti, ma in ogni caso questo libro è stato davvero una bella scoperta:handbook of natural plant..The Handbook of Natural Plant Dyes fornisce ricette semplici e principi di base generali, ottenibili con erbe, fiori e frutti abbastanza comuni; soprattutto – almeno per me – è stata una fonte di ispirazione perchè mi ha spronato a fare un passo indietro e fermarmi a riflettere sul senso di questa nuova passione per le tinte naturali.  L’autrice racconta delle sue esperienze di fondatrice del Permacouture Institute, un luogo dove associare concetti come la sostenibilità ambientale, l’ecologia, il riciclaggio etc alle manifatture tessili e alle fibre naturali.. chiaro non hanno scoperto l’acqua calda, ma mi hanno dato un sacco di spunti interessanti e piacevoli, mi hanno fatto ricordare gli studi e le passioni ambientaliste  che a volte dimentico e dato fiducia per portare avanti sogni e idee che a volte accantono troppo facilmente…

Bene il primo risultato di tutto questo leggere e pensare e divagare è stata la raccolta per una decina di giorni di fondi di caffé e bustine di té e usarle per tingere una delle mie matasse di lana e lino prima di buttarle nella compostiera…

che soddisfazione aver allungato la vita a semplici bevande: sono state assaporate, hanno deliziato e svegliato i nostri palati, poi hanno tinto e poi sono finite a fertilizzare in attesa di rinascere come terriccio, poetico no?

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Dato che i risultati migliori si ottengono chiaramente con té e caffé non “usati” ho preferito mordenzare direttamente nel bagno il filato con polvere di Melograno.

Il colore è mediamente chiaro, nonostante abbia fatto bollire a più riprese  il bagno e l’abbia lasciato a freddo 24 ore. Però è davvero luminoso e brillante, caldo direi, come se a té e caffé avessi aggiunto un po’ di latte e miele!

Qui sotto la matassa è immortalata insieme ad altre due tinte con Brazilwood in primo e secondo bagno:VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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giovedì 15 settembre 2011

FIBRE, ERBE, LEGNI E MISCUGLI

Il periodo di scorte esperimenti e miscugli di tintura continua, insieme a qualche altro progetto di cui non voglio ancora scrivere, ma intanto ecco qua:

Ho mischiato polvere di Brazilwood con Robbia, e sono usciti dalla pentola 50 g di lana Cheviot in fibra di questo rosso borgogna molto intenso – purtroppo la mia macchina fotografica spara sui rossi che non rendono per niente, in realtà la tonalità è più scura e calda di quanto sembra!

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Dopo aver tolto la lana dal bagno ho visto che il liquido era rimasto ancora scuro, quindi ho aggiunto un cucchiaino di Alluminio Acetato e 50g di fibra di ramie – ortica – e l’ho fatta sobbollire per un’ora circa:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Un fantastico color rame, cangiante a tratti tra il rosa e il marrone chiaro, tipico della lucentezza di questa fibra, davvero un bel miscuglio…

Avevo poi nell’altra pentola un bagno con il mix di erbe verdi di DT Craft per una tintura a richiesta, e ci ho buttato dentro altri 50 g di lana Cheviot e poi senza pensarci troppo qualche bicchiere del bagno di Brazilwood e Robbia, non so dire perchè nè quanti ce ne ho messi – è più forte di me, non riesco a disciplinarmi sul prendere nota degli esperimenti che faccio!

Alla fine è uscito un azzurro/ grigio molto mutevole, direi carta da zucchero se proprio dovessi definirlo…

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100…. morale della favola: mi piacciono i miscugli imprevedibili, decisamente mi piacciono!!

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lunedì 12 settembre 2011

PIGMENTI DAL MONDO

In questi giorni di attesa incessante ho approfittato per fare scorta di filati e fibre tinte, visto che poi il tempo sarà risicato…

Allora ho fatto un po’ di acquisti e provato nuove piante tintorie. La prima è l’Old Fustic, detto anche gelso dei tintori, un albero che cresce in Sudamerica e dal cui legno giallo intenso si estrae un pigmento ottimo al punto che per secoli è stato usato per tingere di color kaki le uniformi dei militari – sì non è che sia una referenza entusiasmante, ma almeno indica l’affidabilità e durevolezza del colore… – ma fornisce belle tonalità di giallo e verde. Fustic wood chips

Io per esempio ho tinto 50g di lana Cheviot in fibra con un pochino di questo estratto, a cui poi ho aggiunto del sale di ferro per ottenere anche sfumature verde oliva immergendo solo in parte la lana:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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I colori sono abbastanza chiari ma intensi, e hanno penetrato molto bene la fibra, quindi 1° esperimento andato!

Il secondo esperimento ho usato l’estratto di Brazilwood, o legno rosso di Pernambuco , un albero tipico del Brasile – ma và? –  da cui lo stato si dice abbia preso il nome a partire dal termine spagnolo brasa o “brace”, usato storicamente per ottenere tonalità diverse di rosso porpora e rosa ma anche nella costruzione di violini e archi.  In realtà una varietà di questa pianta – detta Sappanwood - proveniente dall’India veniva già usata nel Medioevo.

Tuttora spesso si impiega questa varietà sempre col nome di brazilwood perchè il legno lì deriva da boschi controllati nella crescita e sfruttamento, per contenerne il rischio di estinzione. Si narra infatti che dopo la scoperta delle Americhe questo legno sia stato oggetto di contrabbando da parte di corsari e di sfruttamento da parte dei coloni portoghesi al pari di altri tesori provenienti dalle Indie Occidentali e Orientali.Brazilwood chipsA parte gli aneddoti storici che adoro cercare quando ho per le mani un materiale naturale nuovo – parto dal presupposto che difficilmente non abbia una storia interessante di avventure e tradizioni impreviste… un libro tra i miei preferiti è “L’isola della Noce Moscata” – ho tinto altri 50g di lana Cheviot in fibra con soltanto un cucchiaino di estratto, e poi ho ripassato la fibra nel bagno di Old Fustic :

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100 I colori sono un bellissimo rosa intenso e mutevole, che diventa un arancio/pesca tenue ma profondo.

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Al prossimo esperimento proverò con un bagno più intenso di questo legno profumato, perchè mi sembra sia davvero potente!

martedì 6 settembre 2011

ALTRO SCAMPOLO ESTIVO, ANZI SCIARPONE

Un altro lavoro fatto a piccoli passi durante questa lunga estate calda è stato uno sciarpone a  quadri, fatto con i filati che avevo tinti di robbia ed erbe verdi.

Avevo 3 piccole matasse di filato di lana Corriedale e circa 80g di della stessa lana in fibra tinte nelle diverse tonalità date da bagni successivi, allora ho cardato e poi filato queste ultime e poi ho montato tutto sul telaio:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Il risultato è venuto bene, se non altro le misure finite anche dopo il bagno corrispondono a quello che avevo calcolato – evviva, allora è vero che la matematica non è un’opinione!! – e anche il lavoro a quadri è venuto bene per essere la prima volta; in realtà ho avuto un po’ di problemi a sistemare i fili lungo i bordi della sciarpa, perchè si alternavano con lunghezze diverse e il risultato sembrava molto irregolare, invece poi con pazienza e uncinetto ho infilato tutto nella trama ed è venuto alla grande!

 VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Lo sciarpone  è bello grande e caldo, e io non amo decisamente quei colori, nel senso che non li indosserei, ma stanno bene insieme anche perchè il filo cardato da un tocco unificante tra le tonalità e amalgama il tutto, quindi pronta per il baule dei mercatini insieme all’ultimo scialle postato!

Ora però vorrei progettare una sciarpa per me…. mumble, vedremo.VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

giovedì 1 settembre 2011

SCAMPOLI DELL’ESTATE

Sistemando le foto rimaste sulla macchina fotografica, ne ho trovato una serie fatta all’inizio di luglio quando stavo al mare e avevo iniziato uno scialle al telaio. Poi lo scialle è terminato  e rimasto lì ad aspettare le frange e il lavaggio che ho fatto qualche settimana fa…. un lavoro a rate per così dire, e tra l’altro non sono riuscita a fare foto dello scialle indossato, perchè la pancia è davvero troppo ingombrante per riuscire a fare un buon autoscatto, e soprattutto perchè quando ho un “fotografo volontario” a disposizione inevitabilmente mi svanisco di chiedergli  questo favore.

Comunque la carrellata inizia con il montaggio dell’ordito sul telaio, un po’ ingegnandomi tra la spalliera di una panchina e il tavolo:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Poi ho iniziato il tessuto impiegando uno dei miei primi filati, ricordo che avevo mischiato lane cardate di diversi colori a mano perchè non avevo ancora le spazzole per cardare!

Per metà poi il filato era stato usato per una sciarpa ormai venduta da tempo e ora eccolo  in un altra forma:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Alla fine lo scialle è risultato abbastanza largo, ma non lunghissimo – devo decisamente migliorare nei calcoli di impostazione dei tessuti… – ma comunque ha le dimensioni perfette per uno scalda spalle, oppure anche avvolto attorno al collo fa un figurone ed è caldissimo… forse anche per questo non mi sono ancora sbattuta più di tanto per fotografarlo indossato…

Comunque viste le misure finali ho pensato di inserire delle frange corte su tre lati, sembrano quasi nappine, perchè così portato di sbieco ha un effetto più movimentato, insomma mi piace di più!

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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