domenica 31 gennaio 2010

LANA&LINO

Il gioco di parole era troppo immediato...

avevo da un po' un paio di etti di fibre melange da filare, composte da lana merinos colorata e lino bianco, colta da raptus le ho filate entrambe in un pomeriggio e poi dopo averle curate adeguatamente le ho ammirate finora.

Piccola parentesi sulle cure: ho filato queste fibre in un cosiddetto single, termine con cui si identifica un filato composto da un solo capo; molti filatori non ritengono un single filato fatto e finito, perchè è tendenzialmente meno bilanciato di un filato a due o più capi ritorti, e si può rompere o sfaldare più facilmente. In effetti secondo me è molto più difficile fare un filato single BENE: occorre fare molta attenzione alla torsione che si applica nella filatura, soprattutto rispetto allo spessore del filo; per esempio sono molto belli i filati single ondulati, che alternano sezioni molto spesse ad altre più sottili, ma è facile che le aree spesse abbiano poca torsione e tendano a disfarsi, mentre quelle più sottili trattengano gran parte della torsione e si arrotolino su sè stesse... Soluzioni? manualità e pazienza secondo me, anche prepararsi una fibra ben aperta e poi:

- tendere x almeno 12/24 ore il filato su un tensionatore (io ho fatto fare a mio marito un niddy noddy, si può usare anche un arcolaio o un tavolo, ma così è più facile anche misurare  quanti metri sono stati filati...)pale rainbow niddy noddyArcolaio

- lasciare a bagno la matassa aperta con un detergente apposito e acqua tiepida/fredda - secondo la fibra saranno sufficienti 20 minuti o un paio d'ore (in questo modo il filato si ammorbidisce e la torsione si distribuisce nella lunghezza) e poi far asciugare al riparo dal sole su una superficie piana (io uso uno stendino piccolo).

Tanti passaggi, una lavorazione lunga vero?

Eppure secondo me danno soddisfazione, sono tante piccole cure per creare un lavoro ben fatto...

Tornando al principio, ecco le due ultime matasse nate MARMO ROUGE e MARMO BLANC: entrambe single, una uniforme per ferri da 5/6mm, l'altra ondulata per ferri da 8/9mm; la combinazione di lana e lino ha un effetto particolare, perchè il lino è molto lucente e forte, quindi da struttura e avvolge bene la lana che è finissima, sembra quasi ovatta o angora. La lavorazione?Marmo rouge det

Marmo blanc det

meditavo su due berrettoni, sono a corto di creazioni nuove...

NB: io le ho chiamate "marmo" perchè me lo ricordano molto, ma la filatura marble in realtà è una tecnica vera e propria  attraverso cui si crea un filato usando fibre di colori diversi un po' contrastanti, che sono affiancati mentre si fila, e danno un effetto appunto marmorizzato...

giovedì 21 gennaio 2010

YOGA E CREATIVITA'

Volevo condividere a caldo quello che mi è successo oggi pomeriggio:  durante la mia consueta lezione di yoga settimanale ho partorito una serie di progetti per la prossima primavera, che per ora mi entusiasmano e quindi diventano possibili e pieni di energia.

Se l'autunno scorso per me è stato dedicato alla tintura di lana in diversi tipi e qualità, i mesi a venire saranno dedicati alle fibre vegetali e alla loro tintura e filatura, che conosco ancora poco....
Quindi il prox finesettimana studio studio studio di tecniche, ricerca dei fornitori di tinte,  e fibre vegetali - e via scorte di cotone, lino, soia, ramie (ortica) e dulcis in fundo bambù...
Good_Quality_Uzbek_Cotton_Fibre_In_Large_Quantitiesflax-flowers  soybeanramie
   

booshoot-bamboo-culms

E' una sensazione meravigliosa che volevo descrivere, perchè mentre sono lì nelle posizioni più storte e lascio andare all'ascolto del corpo che grida spesso, e si ammorbidisce a volte i pensieri sfrecciano nella mente e si susseguono veloci, li lascio passare e tornare e poi andare ancora - come dice la mia maestra, e lo stesso faceva quella di Qi Gong, quindi sarà vero - e succede quasi sempre che le idee migliori mi arrivino in quei momenti, di pace  totale.

L'ultimo pensierino affacciatosi mi ha suggerito di raccogliere pezzetti di legno levigati dal mare, aggiungerli al bagno di tintura e poi nelle collane... quindi se il tempo regge Sabato in spiaggia!

domenica 17 gennaio 2010

LE TINTE

Oggi ero in vena, anzi in necessità, di mettere ordine  tra le mie  varie attrezzature lanifiche, le fibre, matasse etc, soprattutto perchè il puffolo ne è inevitabilmente attratto - SARA' PREDESTINATO?? - Quindi mi sono venute in mano le ultime creature tinte che dovevano ancora ricevere un nome e una collocazione, ma soprattutto una degna esibizione sul web!
E sì che è da novembre ormai che non tingo, vuol dire che è da quasi due mesi che no riesco ad incastrare tempo libero con condizioni atmosferiche propizie, a volte la vita è davvero intensa... lo considero un letargo invernale e sp ero nelle prossime settimane.
Comunque, queste sono ultime bimbe tinte a partire da filati che avevo acquistato in saldo da World of Wool a settembre:
Nella prima  ho provato una tecnica nuova per me, cioè la tintura con la pellicola: la matassa viene stesa su un pezzo di pellicola, poi tinta e quindi avvolta nella plastica, arrotolata e messa in pentola.
Non so se mi convince tanto questo metodo, un po' perchè tenere ferma la pellicola sul terrazzo è stata un'impresa col vento che c'è sempre o quasi, un po' perchè  i colori si sono sovrapposti come non mi ero aspettata, quindi il risultato è stato diverso, ma di sicuro così l'intensità dei colori è pazzesca rispetto al metodo solito - che vuol dire anche che basterebbe meno tinta per ottenere una tonalità media.
L'ho chiamata STERLIZIA perchè era l'unica cosa che mi veniva in mente con quei colori così accesi e vibranti: viola arancio e verde acqua:sterlizia mosaico
è fatta di lana merinos di peso cosiddetto "lace", che letteralmente significa pizzo, e infatti questo tipo di filato si usa per i lavori molto leggeri e traforati come scialli e stole, sono meravigliosi; io li conosco poco, ho iniziato il mio primo scialle, Laminaria, che è fermo a metà perchè nel frattempo ho fatto altri lavori su commissione... la mia conclusione  per ora è che questi filati necessitano impegno e pazienza perchè sono davvero tanto sottili come il nome recita, da lavorare con un 2 o 3mm... 3,5 al massimo, e quindi "lenti" almeno per i miei lavori soliti; il risultato però lascia senza fiato, niente di più prezioso a mio parere. Provate a cercare estonian o shetland lace su Google Immagini...
Le altre due, CALENDULA e PALE MOSS, sono tinte semplicemente posando la lana nella pentola e sparandoci sopra i colori con la siringa da 50cc (quelle enormi senza ago... il farmacista quando ne ho comprate 4 mi ha guardata un po' stranito...); in queste i colori sono comunque intensi, ma restano alternati più facilmente a aree non tinte, o comunque più chiare:


calendula mosaico
pale moss mosaico
Calendula è fatta di lana Blue Faced Leicester, morbida al punto di essere quasi cremosa direi, mentre Pale Moss è fatta di lana Shetland, più robusta, con nerbo; pur avendo lo stesso peso medio, da lavorare con ferri da 4/5 mm, secondo me sono filati molto diversi. Sarò tediosa con questa fissa che ho sul valore dei materiali, ma davvero più ne scopro e più ne assaporo la varietà e soprattutto la versatilità secondo la lavorazione... ora non ci sarà tanta differenza tra un cappello o una sciarpa fatta di lana shetland o BFL dello stesso peso, ma se dovessi fare un maglione lavorato a trecce tipo aran preferirei una lana che resta compatta, tiene il vento e anche un po' la pioggia come la shetland con ancora un po' di lanolina, piuttosto che magari un mohair, più vaporoso, per lavori traforati, in cui le trecce si nasconderebbero e la pioggia rovinerebbe il pelo...
Un po' come se ad un buongustaio, per non dire ad un chef, dicessero che una pietanza vale l'altra...o gli ingredienti di un piatto sono un po' tutti sostituibili...
Le ultime tinte sono anche quelle che mi danno più soddisfazione per certi versi, perchè sono matasse che ho recuperato da un vecchio maglione bianco, che in parte ho tinto tempo fa di blu e melanzana, in parte sono diventate verdi/grigie e magenta/azzurre, MOSS e PRUNE:
moss&prune mosaico

martedì 5 gennaio 2010

VENTO GELIDO, SCIALLE LEGGERO

Stamattina mi sono svegliata con il vento che ululava tra i vicoli stretti del mio quartiere. Mi sono preparata e ho deciso di avvolgermi nel mio vecchio scialle di Pashmina  azzurro polvere chiaro chiaro. Mio maritozzo mi dice "ma col freddo che fa ti metti una sciarpa così leggera!"

Il vento fuori era davvero forte e pure gelido, di quelli che ti spostano mente cammini, e se imbrocchi la corrente incanalata nel vicolo ti senti tanti spilli addosso. Bene io mi sono avvolta lo scialle praticamente su naso e bocca ed era leggero, sì, ma alla fine respiravo e sentivo il mio vapore sul viso tiepido  e confortevole.

Allora nel mio quotidiano tragitto a piedi ho riflettuto sulla meraviglia che avevo al collo.
Ho pensato a quante persone non conoscono la particolarità di questa fibra, e confondono qualunque stola leggera lavorata a telaio e spacciata con questo nome... anche se non ha nemmeno un pelo di capra 'Hircus'!
capre pashmine
Queste capre vivono sull'altipiano dell'Himalaya e sono naturalmente fonte di questi peli corti e sottili da secoli; il termine pashmina infatti deriva dal persiano pashm che significa lana, anche se per fare questo tipo di filato finissimo si usa solo il sottopelo, che originariamente veniva raccolto una volta caduto naturalmente dalle capre quando mutano in primavera, e ora viene spazzolato, un po' come per le capre che danno il cashmere, neanche loro tosate (e perciò danno un filato altrettanto caro, o meglio prezioso...).
Comunque, questa lana è talmente sottile che crea uno strato impermeabile tale da proteggere le povere caprette anche dagli inverni himalaiani!

150px-Pashmina Ora in commercio il vero tessuto fatto a telaio che costituisce le pashmine è in percentuale 70%lana/30% seta altrimenti sarebbe troppo fragile, ma si trovano anche varietà al 50/50, e sono preparate in taglio da sciarpa o da scialle. Io ho avuto la fortuna di ricevere in regalo uno scialle 7 anni fa dal mio babbo che era in oriente per lavoro, ed è sempre uguale (pensate che lo lavo in lavatrice!) è morbido e leggerissimo, eppure caldo e dal colore luminoso, insomma ODE ALLA PASHMINA... vera...

io sarò fissata con la qualità di fibre e filati, anche per deformazione professionale - esistono diversi progetti di commercio equo e solidale con cui si producono pashmine originali e sostenibili per i produttori - ma anche in questo caso, non si dica pashmina se non la si ha nel sacco...
Siti che ho a cuore:

sabato 2 gennaio 2010

BUONI PROPOSITI

In questi primi giorni dell'anno viene quasi istintivo, almeno a me, elencare i buoni propositi da mettere in pratica nei prossimi mesi a venire, pur sapendo già che saranno in parte disattesi, e indulgendo già con me stessa per questo...
Quindi, ecco cosa ho pensato, nel 2010 vorrei:
  1. imparare a tingere le fibre vegetali
  2. iniziare finalmente a fare mercatini
  3. aggiornare con più frequenza e presenza il negozio su Etsy
  4. iniziare e finire il Cobblestone Pullover per mio maritozzo (che ho indubitabilmente scaricato il 29 Marzo 2008...!)
  5. avere la pazienza di scrivere le istruzioni di un po' di modelli da condividere sul blog

Allora comincio dall'ultimo e più improbabilmente mantenibile proposito scrivendo le istruzioni della giacchina che ho fatto al mio
  Mr Nanetti:
Misura da 1 anno
CAMPIONE: 10cm = 18m x 32f a legaccio
Ferri n° 6mm [1 paio dritti, 1 circolare da 60cm, 1 gioco di 4 ferri a 2 punte]
Filato Filtes stampato 200g
Avviare 93m e lavorare a coste 3/3 per 5 giri. Passare la prima m di ogni giro a rov. e lavorare l'ultima sempre a dir. per dare una finitura uniforme e liscia ai bordi laterali.
Riga 6 (diritto del lavoro) formare 2 asole all'inizio e fine del giro, lasciando 3m di margine ad ogni capo e lavorandole con 1m gettata + 2m ins. Proseguire a legaccio (tutti i giri a diritto) formando 24 coste (48 giri) e intervallando le coppie di asole  ogni 9 coste. Impostare la divisione tra i 2 davanti e il dietro e gli scalfi delle maniche: lav. 25m, intrecciare le seguenti 5m per lo scalfo, lav. 33m, intrecciare le seguenti 5m per il secondo scalfo, lav. 25m. Lasciare in sospeso su un ferro ausiliario e lavorare le maniche con il gioco di ferri a due punte, una per volta.
Avviare 24m, distribuirle su 3 ferri e lavorare a coste 3/3 per 5 giri. Poi proseguire a legaccio, aumentando nella 6° e 10°riga 3m uniformemente. Arrivati a 24 coste (48 giri), intrecciare 5m in corrispondenza dell'inizio e fine di un giro, per lo scalfo. Lasciare in sospeso. Una volta arrivati allo stesso punto della seconda manica, si possono montare sulla maglia, portando tutto sui ferri circolari. Per farlo, si lavorano le prime 25m, si passano sul ferro di sx le m della manica e si prosegue lavorando le m del dietro, fino al secondo scalfo in cui si passano sul ferro sx le m della seconda manica, e si termina il giro. Ora le m intrecciate delle maniche e del corpo combaciano.
mosaico mr nanetti
Proseguire impostando le diminuzioni del raglan: lav. a dir 24m, 2m ins, 26m a dir, 2m ins a diritto ritorto, 32m a dir,  2m ins , 26m a dir, 2m ins a diritto ritorto, 24m a dir. il giro di ritorno (sul rovescio del lavoro) è sempre a diritto. Seguire questo schema di diminuzioni per 9 coste (18 giri), e poi per altre 6 coste (12 giri) traslando le diminuzioni di 1m prima e dopo all'ultima fatta. A questo punto, diminuire 10m, spaziando uniformemente le diminuzioni in tutto lo sprone. Lav. a dir il giro di ritorno e poi a coste 3/3 per 5 giri per il bordo del collo.
Ora potete decidere da che lato attaccare i bottoni, cucendoli sopra alle asole, così saranno automaticamente alla stessa altezza delle asole sull'altro lato! (Elizabeth Zimmermann docet).
Le uniche cuciture necessarie saranno negli scalfi manica.

mosaico mr nanetti finito 

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Se ci sono errori o passaggi poco chiari fatemi sapere!
Per il resto, quest'anno è iniziato con 11 meravigliosi gomitoli di Rowan Cocoon nel colore Crag... che anzichè una rupe rocciosa mi ricorda più una corteccia scura scura, striata solo da qualche filo di brina ghiacciata... è morbido e setoso, anche se seta non ce n'è (80% lana merinos - 20% kid mohair), ho iniziato a lavora re il mega pull Halifax dell'ultimo quaderno Rowan - il n°46: 
Halifax_and_Blackburn_c
INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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