venerdì 31 dicembre 2010

L’ ULTIMA LANA DELL’ANNO

Questa settimana ha portato qualche evento triste e scompiglio conseguente, ma volevo trovare il tempo di chiudere il 2010 celebrando la creatività che mi è arrivata da dove chissà con un ultimo post.

Come spesso chi è triste si rianima facendo shopping. io in questi giorni ho fatto scorta di filati e lana da filare, che sebbene non tenga ancora in mano, per pacificare più facilmente lo spirito,  mi hanno portato comunque un po’ di brio e voglia di fare.

Non preannuncio gli acquisti, voglio assaporarli bene prima di scriverne, posso però raccontare dell’ultimo filato dell’anno, che tanto per restare sul tema dell’ultimo mese, è fatto di 100% lana Bluefaced Leicester tinta tempo fa:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

 

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Sono uscite fuori due matasse da 50 g lunghe circa 420 m, morbidissime e tutte striate dall’arancio bruciato al fucsia, fino al viola e il verde salvia, con qualche zona marrone, necessita ancora di un nome  e di una destinazione – nel senso che non so se metterla in vendita o tenerla per qualche progetto mio che ora non saprei - ma volevo postarla prima possibile.

Quindi eccole, con questa chiudo un anno importante, e non vedo l’ora di scoprire cosa porterà il prossimo!!

venerdì 24 dicembre 2010

In questo periodo di feste, si vedono città intesate dal traffico,
gente che corre per strada spesso nervosa e arrabbiata,
colleghi di lavoro stressati per le scadenze di fine anno, auguri che arrivano a destra e a manca...

Io vorrei fermarmi un attimo,
poter condividere davvero buoni auspici e desideri con amici virtuali e tangibili
cogliere l'occasione per passare qualche giornata perfusa di amore e serenità

Non tutti i desideri possono essere esauditi, si sa, ma almeno mi godo tutti i post di amici blogger che mandano in rete immagini calde e parole affettuose,
queste sono le mie, forse un po' sconnesse, ma spero chiare...



 

 

 ...ho scelto una mia creatura, che rappresentasse tutto il lavoro, la cura, il calore e l'amore che ho messo, e che vorrei far sentire a chi passa da qui... soprattutto in questi giorni... grazie!

domenica 19 dicembre 2010

PECORE DALLA FACCIA BLU

Da un po’ volevo scrivere di una lana meravigliosa che ho scoperto, e questa giornata nevosa mi sembra l’ideale.

Si chiama Blue Faced Leicester, un po’ per la provenienza dalla zona dell’Inghilterra settentrionale in cui è stata sviluppata e un po’ perchè in effetti la punta del naso – quella in cui non c’è lana e quindi si vede il colore della pelle -  ha un colore bluastro molto scuro.

Ho scoperto questa lana perchè, forse non tutti lo sanno, io spesso ordino fibre anche un po’ per provarle, e tempo fa,  quando non ero granchè esperta, ho comprato della lana appunto BFL che costava poco, sembrava un affare… c’era scritto “scoured fleece” e a quanto ne sapevo io la fibra lavata poteva andare bene per la filatura. Peccato che queste adorate pecorelle hanno un manto lungo e riccioluto, che se è solo lavato e non pettinato trattiene una quantità considerevole di lanolina, legno, torba, erba etc!

Quindi il mio sacco di scoured fleece è stato usato una volta solo per farci un filato a riccioli appunto e giace in un angolo; però non scoraggiata ho comprato anche la lana BFL pettinata avendone letto meraviglie e infatti è una roba pazzesca.

Un intero manto di una pecora pesa solo 2kg tanto è leggera, ma le fibre sono così lunghe e un po’ ondulate che rendono il filato soffice e ovattato, la colorazione va dal bianco crema al marrone ma sempre mantenendo una lucentezza simile alla seta.

Ora, mi rendo conto che sarà una tara mia, ma da qualche tempo avevo anche voglia di scoprire un pochino di più su quello che filo o lavoro a maglia, quindi mi sono accattata questo simpatico libello: British Sheep&Wool:

imagesCA51STX6

Racconta sinteticamente la storia e le caratteristiche principali delle più diffuse razze inglesi di pecore da lana, peccato non ci siano anche gli altri animaletti vellosi  - capre, camelidi, conigli etc – comunque quindi dulcis in fundo è ecco che faccia ha la mia adorata pecora blu:

imagesCAGXOTOS

BFLsqr

L’ultima riflessione che mi frulla in testa è: 

W LA BIODIVERSITA’!!

Come si fa a parlare semplicemente di “lana” quando ci sono così tante e tante pecorelle diverse e meravigliose al mondo?

giovedì 16 dicembre 2010

HOT HOT HOT

GULP, ARCI GULP!
TRASLOCARE SIGNIFICA TROVARE COSE DOVE NON PENSAVI POTESSERO ESSERE, E PERDERNE PER MESI ALTRE NASCOSTE DOVE NON RICORDAVI... COSI' DOPO PIU' DI UN MESE TROVO QUESTO POST IN BACHECA IN ATTESA DI ESSERE PUBBLICATO!!!!

ENJOY ANYHOW:

Non mi era proprio possibile immaginare un altro nome per la seconda collana gigante, perchè ci ho messo tutti i toni più caldi di lane, gli accessori più frizzanti che mi venivano in mente e la filatura più cicciona che ho ho potuto...
Hot 2
Gli ingredienti:
 riccioli di lana Wensleydale tinti a mano
fili di seta sari riciclata
perline di vetro nere piccine e grandi quadratoni rossi
bozzoli di seta tinti a mano
filo metallico in tinta
lana Merinos
lana Cheviot
lana Falkland
Hot det bead
La ricetta:
mischiare le fibre in piccole quantità, cardarle fino a che siano ben legate tra loro e non si separino. Filare il tutto a spessore variabile medio grande inserendo i bozzoli qua e là.
Accoppiare il primo filo con quello metallico su cui sono stati infilate le perline, tenendo quest'ultimo piuttosto teso, e lasciando il filo spesso avvolgervisi sopra, a formare onde e spire.
Montare il filato così ottenuto su un arcolaio aperto a un diametro di circa 90 cm, avendo l'accortezza di far passare il rocchetto contenente il filato  in mezzo ai fili già stesi . Fermare i due capi del filato tra le fibre in modo da renderli invisibili
 
Hot det cocoon
Hot 4

mercoledì 15 dicembre 2010

ECCOCI!

Alla fine di una giornata dal freddo pungente e dai colori perlacei, che quasi le sagome dei palazzi stamattina sembravano dipinte contro il cielo grigio lucente, finalmente ho un momento per tornare qui.

Nel mio diario di avventure lanose stasera voglio raccontare del mercatino di Domenica scorsa, evento memorabile e tanto atteso nel viaggio che mi ha portata fin qui; ci ho impiegato quasi 2 anni per sentirmi pronta, senza trovare scuse per non farlo e quindi via:

Alle 8.40 puntuali io e il mio maritozzo ci posizioniamo per allestire, dopo una settimana di rifiniture, preparativi, dettagli, luci e addobbi natalizi compresi.

Alle 9.30 più o meno era tutto pronto, montato e le mie creaturine esposte in bella mostra, il morale e quel po’ di agitazione che qualcosa andasse storto si erano già sciolti.

Alle 12.00 un’occhiata in giro e un’idea iniziano a prender forma: non c’è un’anima in giro!!!!!!!!!!!!!!!!!

Bene tutto procede fino alla fine della giornata, quando il sole è tramontato da un po’ e la salsedine mista all’umidità dell’aria rendono il freddo più insinuante. Allora si sbaracca e via a casa verso una doccia e un pasto caldo.

Allora bilancio per  me positivo, nel senso che in effetti c’è stata pochissima gente in giro, ma qualche creatura lanosa ha trovato nuova destinazione, e soprattutto il ghiaccio s’è rotto, e a parte l’arsura sulle guance mi è rimasta una gran voglia di farne tanti altri!

Quindi eccoci qua:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

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martedì 7 dicembre 2010

BREVISSIMO ANNUNCIO

Solo per comunicare che tutto questo tempo passato lontano dal blog mi è sembrato infinito, ne ho una nostalgia che non immaginavo...spero di riprendere a scrivere presto... ho tante idee che mi devo appuntare per non lasciarle scorrere via.

Comunque, non potevo non passare un attimo da qui per lasciare un annuncio, perchè finalmente anche se non ci posso ancora credere visto il periodo, è in arrivo il mio primo mercatino!!!

Allora:

DOMENICA 12 DICEMBRE
DALLE 10.30 ALLE 19.00
A CAMOGLI
IN VIA DELLA REPUBBLICA

tutti quelli che hanno possibilità e voglia di fare un salto sono i benvenuti ovviamente!!!

Per ora posso solo dire che ho un tavolo pieno di lanugini varie etichettate e impilate, coni espositori ad asciugare sul seggioline del pupo, un gazebo ancora da provare dai suoceri e tavoli con cavalletti dai genitori... però tutto a posto, siamo solo a martedì...

lunedì 8 novembre 2010

ON THE MOVE....

NON SONO SPARITA!!
Devo solo ammettere che con il trasloco non sono proprio riuscita a trovare la forza di scrivere sul blog.
La lana da filare è inscatolata, i gomitoli sono metà in casa vecchia e metà, non so bene dove in quella nuova... il filatoio è ancora di là credo... ma oggi porterò il sacco con tutti i ferri e un gomitolo di lana cardata messo da parte prevedendo tempi bui così posso iniziare una sciarpina....

No perchè in effetti ora sto comunque lavorando a maglia, su una poltrona ancora senza gambe e ricoperta dal cellophane, ma è una giacca di alpaca che sto filando  man mano, e ho finito il filato...devo produrlo!!!!

Ecco questa è l'istantanea delle mie ultime giornate, e se non ci fosse neanche il lavoro a maglia mi sentirei ancora più spaesata a casa nuova.... e sì che ho già ipotizzato un cassettone solo per le mie creature lanose, e un angolo dove filare con tanto di sedia a dondolo - oddio non so come sarà la mia coordinazione tra pedali e dondolamenti, ma vi farò sapere!

venerdì 1 ottobre 2010

DONEGAL LUXURY TWEED

Dopo tanto parlare di collane, riccioli e bozzoli avevo voglia di scrivere un po' di sano e vecchio lavoro a maglia che non ha mai smesso di accompagnarmi in questi mesi, anche se ne ho taciuto le evoluzioni e i progetti... anzi meno male che c'è!
Avevo voglia da un po' di tempo di farmi un bel cardigan, magari un po' disegnato addosso, avvitato, e ho trovato tra i modelli scaricati da Ravelry chissà quanto tempo fa il Mrs Darcy Cardigan... semplice e fine allo stesso tempo, perfetto!
mrs Darcy
Per lavorarlo ho cercato un po' non sapevo scegliere nè il colore nè il filato, per non sbattermi a fare proporzioni infinite lo volevo dello stesso peso consigliato nel modello - ferri 5/5.5mm - poi ho scelto un po' per curiosità di provare un nome importante tra i designer di modelli e filati: DEBBIE BLISS...  famosa per i suoi libri di modelli baby, è davvero una che ce l'ha fatta, è riuscita a fare della sua passione un lavoro con un successo strepitoso non solo in the UK ma in tutto il mondo; infatti da tempo ha iniziato a firmare anche delle linee di filati, uno su tutti il Cashmerino,  troppo liscio e "mollo" per i miei gusti.... non potevo che innamorarmi perdutamente del DONEGAL LUXURY TWEED.
SDC14027
Spiego perchè:

  1. io da sempre adoro il tweed in tutte le sue forme, tessuto, filato, colori, vestiti, che sia tartan o harris, spigato o meno....ilmotivo di colore di fondo con piccoli tocchi di tonalità contrastanti qua e là secondo me è una delle migliori lavorazioni artigianali di filati e tessuti

  2. Uno dei viaggi più belli e gustati della mia vita è stato proprio nel Donegal, regione apra e forte dell'Irlanda settentrionale

  3. non è poi un mistero che a me piacciono i filati pelosetti e soprattutto naturali, e questo è fatto da 85% lana  e 15% angora... mmmh non sapete!

  4. è un filato a un capo singolo volutamente irregolare, pieno di piccoli fiocchi colorati che danno l'effetto tweedy, ma soprattutto uno spessore variabile, sembra fatto a mano
Ode Ode davvero!
Alla fine ho scelto questo colore senape/oro in un cartella di tinte davvero belle e particolari; questo da sè da l'idea di calore, ho iniziato a lavorare il cardi quest'estate a fine Agosto quando mi sono arrivati i gomitoli - approposito li ho comprati in super offerta su Consider the lily -
è un modello davvero carino nella sua semplicità: si lavora con i ferri circolari in un solo corpo - yee niente cuciture!! - ecco come rende:
SDC14029

Una curiosità: il nome "tweed" ha un'origine curiosa come tante parole... deriva da Twill, termine inglese che indica una tecnica di tessitura a piccole coste o righe, che conosciamo meglio come lisca di pesce, però dato che questa lavorazione si è sviluppata al meglio in una regione al confine tra Scozia e Inghilterra dove scorre il fiume Tweed... confusione o pronunce leggermente diverse hanno ribattezzato il tessuto!

lunedì 20 settembre 2010

DALLA MARMELLATA AL COLLIER

Mi rendo conto che parlare di collier evoca gioielli con magari pietre preziose e lavorazioni importanti... ma anche se sono totalmente parziale e non credo che in vita indosserò mai pezzi tali di gioielleria, mi sento di elevare a un rango tale anche collane/colli di fibre artigianali soprattutto se - come forse avrete ricordato dal titolo - si tratta di purissimo mohair.

Come aveva giustamente supposto Eli di AbcHobby ho deciso di lavorare il vello super lucente con la tecnica corespun che letteralmente significa "filato con un'anima" non tanto in senso figurato, quanto perchè la fibra deve essere arrotolata avvolgendola lungo un filo centrale, appunto l'anima, o cuore del filato, che può restare completamente nascosto oppure trasparire tra gli strati superficiali più o meno prepotentemente (anche a seconda del colore scelto per il cuore, rispetto a quello della fibra esterna).

L'effetto di questa lavorazione è molto particolare, perchè il filato assume un aspetto tubolare, leggermente sostenuto, ma molto soffice al tatto e tendenzialmente spesso. Ora io ho sempre letto che quest tecnica raggiunge  la sua apoteosi con il mohair, specialmente se in riccioli e non pettinato, perchè da un effetto "nuvola" attorno al cuore, molto leggero e arioso.

Anche se il mio mohair tinto in barattolo era pettinato e non in riccioli ho voluto provare lo stesso, giusto per vedere la differenza con un unico esperimento di corespun che avevo fatto anni fa con della lana merinos.

Dato che sono impaziente di mostrare il risultato finito, facciamo che spiego un'altra volta i passaggi della costruzione.....

Eccola qua:
Mohi I
Mohi I det
Mohi I long det
Mohi I det button
 
Mohi I zoomed
una collanona super elastica, che ha un effetto quasi pelliccia al collo, ma se la si tende arriva alla pancia!
 
La considererei uno scaldacollo per definizione, perchè resta aderente  quanto basta ed è caldissima e pelosa il giusto, fermata ai lati con due bottoni di madreperla naturale.

sabato 18 settembre 2010

LA PRIMA COLLANA GIGANTE

Detto fatto!
Eccola qua, la prima collana fatta grossa grossa con il nuovo super volantino. Ed ecco la sua storia:
1. ho cardato qualche colore di lana Merinos e Falkland, con i fili di seta Sari riciclata e della lana bianca Cheviot:
mosaico grasshopper cardata
2. ho preso piccoli ciuffi di lana cardata, li ho infilati in un ago da lana e così li ho fatti passare nei bozzoli tinti e pronti, che aspettavano appunto il loro momento, piccoli esserini alati e fluttuanti:
mosaico cocoons threaded
3. ho iniziato a filare la lana cardata lasciando zone spessissime e nodi di seta qua e  là e inserendo nel filato i bozzoli, usando come guida le alette di fibra. Poi ho ripassato il primo capo con un filo di lino verdolino e lavorato a spire fittissime, che adoro e non so perchè non faccio mai:
Grasshopper on bobbin 2
Grasshopper on bobbin
4. alla fine ho passato tutto il filato sull'arcolaio - ho scordato di fotografare questo passaggio sorry.

5. Collana indossata, come super scaldacollo, o come coprispalle volendo, che creatura!
Grasshopper 2
Grasshopper shoulder
Grasshopper profile
Grasshopper cut

mercoledì 15 settembre 2010

X FILATURE GIGANTI...

CI VOGLIONO BOBINE GIGANTI.
Finalmente è arrivato il Freedom Flyer per la mia ruota!
Il pacco spedito dalla UK il 6 agosto scorso è andato perso, allora Wingham gentilmente me ne ha spedito un altro che è arrivato sano e salvo qualche giorno fa. Erano mesi che aspettavo un aggeggio simile, ma per il mio modello di ruota non esisteva.. fino a poco tempo fa, e l'ho scoperto per caso facendo un giro sulle offerte che abitualmente vengono messe sul sito di Wingham Wool Works per attrezzature usate in esposizioni o dimostrazioni e quindi scontate di brutto... un'occasione con la O super maiuscola!
Eccolo in tutto il suo splendore:
Freedom flyer
Ora capisco che per un non addetto ai lavori non susciti questo grande entusiasmo, ma mi spiego meglio: la bobina è praticamente il doppio di quella normale, ergo ci sta il doppio del filato - senza doverlo  rompere e dividere in più matasse - ovvero ci sta un filato doppiamente spesso - senza che si impigli negli occhielli o fuoriesca da tutte le parti.
Gli occhielli che guidano il filato sulla bobina poi sono larghi 2,5 cm, ergo ci passano oggetti/spessori di 2,5 cm - e per ciò si possono inserire nel filato perline, bottoni, bozzoli, ornamenti di qualunque tipo che arrivino a quella dimensione senza nessun problema!

Io infatti mi ero un po' frenata finora sulla costruzione di collane, perchè più di tanto non riuscivo a inserire robine interessanti e invece ora posso spaziare!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 12 settembre 2010

LAMPI & TUONI !

Fulmini e saette, ci sono stati davvero in questa settimana appena passata, a parte i disastri successi in città e non solo, io adoro i temporali, ne ho anche già scritto, e perciò sono ancora più entusiasta delle due creature che hanno preso forma  in questi giorni, a cui avevo già dato nomi decisamente appropriati: LAMPI E TUONI.

Ne avevo scritto, le avevo mostrate tinte e informi, ed eccole ora filate e perfette:

Lampi  skein det

Lampi  det 2

Lampi

La adoro, l'ho filata finissima, al punto che finito di  fare il primo capo ero davvero indecisa se accoppiarla oppure lasciarla singola, con un peso lace e i colori sfumati e autoriganti, poi alla fine ho optato per mischiare un po' d più tutte le tonalità e ho abbinato i 2 capi. Quello che mi piace davvero, e di cui devo prendere nota per rifarlo in futuro, e come ha preso forma la transizione dei colori, nella foto centrale si vede forse meglio: quelli che erano colori pieni e "singoli" nella lana appena tinta, poi durante la filatura si sono sfumati creando infinite tonalità intermedie... sia chiaro questo succede sempre filando fibre tinte a più colori, ma in questo caso i toni erano talmente contrastanti  che l'effetto è davvero evidente e suggestivo secondo me ...

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Tuoni

Tuoni skein

 Tuoni  det

Questa l'ho filata ad un solo capo, come previsto, e l'ho fatto lavorando sempre sulle transizioni di colore: l'avevo tinta partendo da tre toni, il violetto, il blu e il marrone, che in ogni punto di incontro hanno chiaramente creato una nuova tinta intermedia... così per esempio è uscito un bellissimo color rame/ bruciato tra vila e marrone, e un grigio /nero tra marrone e blu concentrati.

Allora ho aperto la fibra in modo che l'ampiezza dei tratti più spessi non dovesse essere modificata durante la filatura - cioè la fibra non dovesse essere tirata per assottigliarla - e filando poi il tutto in modo che i colori pieni corrispondessero alle zone spesse del filato, e le transizioni a quelle più fini.

Ovvio non ci sono riuscita sempre, ma era un tentativo che riproverò e il risultato è comunque meraviglioso, perchè la lana Cheviot di questa matassa è ideale per questa lavorazione perchè molto fine e compatta, quindi il filato è stabile e robusto pur essendo ad un solo capo.

venerdì 3 settembre 2010

OVERDYED?

Non so.

Personalmente preferisco vestirmi con colori scuri, ma finora nei miei bagni di tintura non ho mai optato per queste tonalità, anche perchè nella maggior parte dei casi un conto è tingere la fibra  con una certa intensità di colore, e poi vedere come cambia nel filato. Se infatti il colore non penetra in tutti gli strati della fibra, oppure se la concentrazione della tinta non è abbastanza alta, poi aprendo e facendo scorrere le fibre durante la filatura i colori si sfumano e attenuano un po'.

Nell'ultima sessione invece un po' per volontà e un po' per prova ho usato colori piuttosto concentrati e decisamente scuri.

Ed ecco qua LAMPI:

Lampi Lampi det

di lana Corriedale lucida e ondulata, morbidissima... pensavo che il risultato sarebbe stato di variazioni e toni di giallo e ocra, ma diciamo che un bel po' di cioccolato si è spalmato su questa intenzione.... mischiato a sprazzi di blu talmente scuro da diventare quasi nero.

e TUONI:

Tuoni det

Tuoni

di lana Cheviot, compatta e finissima,  che secondo me è ideale per un filato spesso e setoso. I colori stavolta corrispondono alla mia idea, caldissimi e profondi, ma la prossima volta proverò un via di mezzo perchè altrimenti mi va via una boccetta di tinta in un attimo!!

venerdì 20 agosto 2010

LA PROFONDITA' DEI COLORI

Questo post vuole raccontare una delle mie ultime sessioni di tintura sul poggiolo di mamma... si avvicina il giorno del trasloco, e quindi l'inaugurazione del nuovo terrazzo da matasse...

Comunque, stavo fotografando stamattina le ultime matasse create e ho notato che erano state fatte con lo stesso bagno di colori, solo in concentrazioni diverse e su fibre differenti, ed ecco le variazioni possibili sullo stesso tema!

Per primi, i bozzoli di seta:

Painted cocoons det

che hanno preso un sacco di colore, ne basterà di sicuro molto meno la prossima volta!

 

Per secondi i due mezz'etti di mohair luccicoso:

Mohair jam 1 Mohair jam 2 det

che devono essere filati, ma aspettavo un po' di tempo libero per farli davvero bene in un filato cosiddetto corespun.

Al terzo posto la Corriedale più morbida che mi è passata per le mani finora:

Portulache

Portulache  det

Portulache det 3

Dai colori vivacissimi, che ho voluto accoppiare a caso apposta, per rendere gli accostamenti ancora più visibili.

Infine un super spesso mix di lane sudamericane tinto con gli avanzi del bagno dei bozzoli e poco più:

Mentine skein

Mentine det det

Mentine  det

I miei primi colori pastello, meravigliosi, ci riproverò presto!

Viste le differenze?

Mi stupisce sempre vedere come la forma e le fibre cambino un colore, o per lo meno lo facciano percepire diversamente, magia, magia secondo me...

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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