Eccomi di ritorno dalla vacanza berlinese, che è stata favolosa a parte il freddo umido e grigio; comunque tra una passeggiata e un wurstel sono riuscita a visitare almeno una delle tappe lanesche che avevo trovato su internet prima della partenza; la scelta è partita dal punto migliore,
Handmade, il negozio di filati che mi ispirava di più a quanto ne avevo visto sul sito, che è in tedesco, ma marche e materiali si capiscono abbastanza... ed ecco il mio piccolo reportage fotografico, dietro autorizzazione della titolare, che era quasi emozionata dalla mia richiesta di pubblicare delle foto su un blog italiano... ero io a bocca aperta a stare lì in quel piccolo paradiso!
All'ingresso si viene accolti da questo enorme bicchiere riempito di enormi gomitoli e ferri.
Poi si passa nella prima stanza dove sono esposti gomitoli e matasse un po' appesi e un po' in cassettini di plastica trasparente - idea geniale se mai avrò un negozio di filati, si vede l'interno e tutto è ordinato per nuance ovviamente! - con a fianco prezzo esposto e pure campione di lavoro con quasi ogni filato in modo da avere bene l'idea di cosa esce fuori in caso di acquisto, come rende etc.
Poi si passa nella seconda stanza, in cui gomitoli si affiancano ferri, accessori, nastri, iuta, riviste e modelli lavorati.
Il tutto in un negozio bianchissimo, con luci soffuse, pavimento di assi di legno e cestini all'ingresso per potersi servire autonomamente, mi sembrava di stare in un sogno!
Dopo lunga peregrinazione in cui ho riempito e svuotato il cestino un paio di volte, ho deciso di puntare su qualcosa che non conoscevo e mi ha davvero stupito: i filati di
HABU, giapponesi come suggerisce il nome, ma provenienti da New York, dove è stato fondato e fiorisce il laboratorio tessile/negozio dedicato alla celebrazione di tessuti e filati particolari se non unici.
Ho puntato su fibre leggere, anche se mi intrigava molto il mohair+seta della foto n°2 dal basso, e comprato due gomitoli di ASA di un luminosissimo grigio melange piuttosto fine, che sembra quasi argento, pur essendo fatto di lino seta e cotone:
Il secondo acquisto, sempre Ito, è stato di una pazzesca seta - SERISHIN - filata che sembra quasi una fettuccia, ma in realtà non è come le fettucce normali che di solito sono di fibre intessute, piuttosto è fatta proprio di fibre allineate che formano il filato. E' di un bellissimo grigio scuro/petrolio tinto a mano, sembra quasi rigida, ma mi hanno assicurata che lavandola dopo averla lavorata si ammorbidisce. Eccola qui:
Quindi prossimi lavori dedicati? sciarpe lace, pizzose e leggere, japanese style!
Questo poi è stato anche l'unico negozio visitato, perchè l'altro che avevo puntato, Loop, era chiuso entrambe le volte che ci sono andata, e non era proprio comodo da raggiungere, ma che importa ho scoperto nuove meraviglie che presto lavorerò e poi racconterò con goduria...