Da un po' non scrivo, questo mese di aprile è davvero affannoso per me, quando bisognerebbe godersi la voglia di dormire io devo correre, correre, correre. In realtà, non è proprio nella mia indole, sono una con la mente che frulla molto, ma di movenze rilassate e ho sempre pensato di avere una marcia diversa da questo mondo frettoloso...
Quindi mi sento molto irritata quando mi vengono imposti impegni frenetici, che mi portano a trascurare le mie piccole passioni... direte "fossero questi i problemi nella vita!" Concordo, certo, ma mi sento irritata lo stesso.
Detto questo, ultimamente non sto lavorando molto, però ho diligentemente finito quasi tutti i lavori in sospeso, ovvero:
- le calze
- il maglione del mio maritino
- il poncho
- l'esperimento di Mobius
Ora sto procedendo a filare, che mi piace da impazzire, quindi sto centellinando la lana in modo da non finirla fino a quando, a fine mese andrò a fare un giro con amici in Svizzera, dove ho trovato un posto che sembra un po' il paese dei balocchi, hanno pecore e filiera totale: vendono telai, lana da filare, filatoi e accessori, e ti fanno vedere tutti i passaggi dalla tosatura alla matassa!!!!!
In realtà sto per iniziare un paio di guanti senza dita con la lana che ho comprato su Etsy insieme alla matassona; è tinta a mano, con colori meravigliosi, davvero brillanti. Il modello è Spyrogira, preso dall'ultimo Knitty.
Ora penserete cosa c'entra il titolo con quello che ho scritto finora? Niente!
Non è del tutto vero, infatti l'idea era di parlare di una sciarpa che adoro, ma mi sono un po' persa tra i pensieri; é una sciarpa che sto indossando ultimamente negli ultimi momenti freddini di questa primavera, l'ho chiamata io FIOCCO DI NEVE, non so quale fosse il suo nome originale; non l'ho fatta io, ma l'ho comprata un paio di inverni fa in bottega (ndr: Bottega del Commercio Equo della cooperativa in cui lavoro). Viene dall'Uruguay, fatta a mano da un gruppo di donne che non avrebbero accesso al mercato tradizionale, e che grazie a un progetto di commercio equo possono rendersi indipendenti, oltre che far studiare i figli, ricevere un salario giusto e lavorare dignitosamente.
La lana è a tratti molto irregolare, morbidissima, sembra fatta di panna montata; la sciarpa è semplicissima, lavorata a coste 1/1 e abbastanza stretta e lunga, in modo da poterla avvolgere in mille spirali, la adoro!
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Haven't written much recently, this month of April is definitely panting to me: when it should be time to enjoy the will for sleeping, I must run, run, and run. Actually that is not in my nature, my mind is always moving, but my moves are just relaxed and I have always thought to have a different gear from this hasty world.
So I feel annoyed when I'm obliged to frantic engagements, that make me neglect my little passions.
After that, recently I haven't knitted much too, though I have obediently finished almost all my works hanging on, such as:
- the socks
- my husband's pullover
- the poncho
- Mobius' experiment
Now I keep spinning, that really makes me mad, so I'm sipping it slowly not to end it until I'll go, by the end of the month, on a trip to Switzerland, where I found a place that seem a wonderland: the have sheeps, a factory, weavers, rovings, spinning wheels...
Actually I'm starting also a pair of fingerless mittens with the yarn I bought on Etsy with the roving; it's handpainted with marvellous brilliant colours, and the pattern is Spyrogira from Knitty.
Now you may think, what does the title have to do with what I wrote up to now? Nothing!!
That's not true at all, my idea was to write about a scarf I adore, but I got lost among my thoughts. So, it's a scarf I'm wearing in these last cool moments of this spring, I called it SNOWFLAKE don't know which was the original name; I didn't knit it, I just bought it at the World Shop (note: it's the Fair Trade Shop of the cooperative I work for). It comes from Uruguay, it's handmade by women who wouldn't have had access to traditional market, and who, thanks to a fair trade project, now can be indipendent, let their children study, receive a proper wage and work with dignity.
The wool is chunky and bumby, very soft, seems made of whipped cream; the scarf is very simple, knitted in ribs 1/1, quite narrow and long, so as to wrap it in thousands spirals, I adore it!
4 commenti:
Ciao Stefania, sono passata a leggere un pò quello che scrivi, che mi piace tanto e volevo lasciarti un segno con un saluto, qui in Sicilia abbiamo lasciato da un pò le sciarpe, e oggi abbandono anche le calze.
Un abbraccio da Lory.
ciao Stefania confermo quello che dice Loryzuc, decisamente qui in Sicilia è meglio lasciare la lana per iniziare i lavori estivi.....fa un po troppo caldo.
Adoro la mia terra e il suo calore....in tutti i sensi!!
Sai qual'è la cosa che invidio più di ogni altra a voi che abitate un po più su? I vostri lavori sono sempre fatti con lane meravigliose che io dalle mie parti ho difficoltà a trovare e se per puro caso ne trovo un tipo......dovrei pagarla a cambiali!!!!
Forse il fatto è che abito in un piccolo paese, basterebbe spostarsi un po per trovare un mercato migliore.....!!!!
Come mi piace la sciarpa! Trovo questo tipo di lana, così irregolare, imperfetta davvero stupenda e poi il bianco della lana è sempre così elegante.
ciao care!
pur essendo io molto freddolosa, amo comunque l'inverno, perchè ci si sbizzarrisce di lane e maglioni etc;
@Lui capisco sai, comunque io conoscevo un solo negozio di fiducia x le lane che ha cambiato gestione... per il resto ho iniziato a comprarle su internet, con lo svantaggio di non poterle toccare con mano, e spesso per andare sul sicuro e non prendere
"sole" paghi davvero tanto!
@Fra, vero, la trovo anch'io elegante e ruvida allo stesso tempo!
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