Molto occupata in questi giorni: finalmente sono arrivati a distanza di poco i due pacchi che avevo ordinato da due fornitori inglesi; li aspettavo con impazienza, perchè oltre a fibre da filare (non solo lane, ma anche melange di lana e seta, che è uno spettacolo di lucentezza assicuro!) c'erano anche le spazzole per cardare a mano.
Io avevo da parte un po' di lane di colori accesi: giallo, rosso, ocra e azzurro, che non volevo filare da sole - sarebbero risultati troppi forti; quindi ho deciso di fare un piccolo investimento e comprare le spazzole, per poter mischiare i diversi colori (e tutti quelli futuri... che non vedo l'ora!!), e comunque per preparare al meglio le fibre per la filatura. Ho imparato che si ottengono risultati migliori se le fibre sono ben aperte e indirizzate nella stessa direzione, e soprattutto se si rimuovono pelucchi o grumi eventuali.
Bene, digressione a parte, ho iniziato subito a mettere di ogni colore un po' e a tirare le fibre finchè ho visto che si formavano "mucchietti" omogenei nel colore e nella consistenza, molto morbidi e vaporosi.... guardando da vicino i risultati ho capito che filandole i singoli colori sarebbero stati così miscelati al punto da sembrare un unico se guardati da lontano, ma pur definiti se osservati da molto vicino... l'unico tipo di filato che mi sembra rispecchiare questa descrizione è il tweed (OH CAVOLO è anche il mio tipo di filato e tessuto preferito!!!!!!!!!).
Per rendere l'idea ho immortalato tutti i passaggi, dai componenti al filato a due capi finito:
1 - LE FIBRE SINGOLE
Prima della cardatura, le fibre singole sono ancora compatte, le quantità di ogni colore sono calibrate a occhio, per esempio c'è poco azzurro, perchè vorrei che desse solo qualche sfumatura, ma la tonalità fondamentale deve essere calda, bollente, dati i componenti.
2 - LE FIBRE CARDATE
Ecco, quello che ho cercato di descrivere sopra: le fibre sono ariose, soffici e il colore è la moltiplicazione di tutti i singoli, il giallo da luminosità, l'ocra l'asprezza, il rosso il calore e l'azzurro una leggera ombreggiatura.
3 - IL PRIMO CAPO DEL FILATO
Appena finito, ho iniziato subito a filarla e questo è il primo capo singolo, che ho lasciato abbastanza sottile, ma sempre un po' irregolare nello spessore, come piace a me, mi da l'impressione che sia più naturale lasciare che le fibre scorrano tra le dita senza stirarle troppo, ma lasciandole con la consistenza più spontanea possibile.
4 - IL FILATO FINITO A DUE CAPI
Questo è il risultato! Ho unito i capi singoli per dare più consistenza e movimento al filato; in questo modo le irregolarità dei capi si alternano intrecciandosi e danno un effetto ondulato che mi piace tantissimo.
Ultimo passaggio è la scelta del nome, come per ogni lavoro, è una delle parti più divertenti: in questo caso le tonalità mi sono sembrate inequivocabili, non potevano evocare niente di diverso da una spezia, ma quale? Mi sono venuti in mente le misture di spezie, originarie dell'India, i MASALA - ne esistono infiniti tipi, si dice addirittura che ogni famiglia abbia la propria miscela, composta da erbe e spezie diverse secondo il piatto da cucinare (carne bianca o rossa, verdure, pesce...) - un po' come per i curries.
Allora ecco il mio MASALA TWEED!
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Very busy these days: finally two parcels I had ordered a couple of weeks ago arrived from the UK. I was longing to have them, as there were some new fleeces to spin ( not only woollen, but also some silk blends that are amazingly bright!!) and above all a pair of handcarders.
In fact, I had some batts of solid, vivid colors: yellow, red, ochre and azure, that I didn't want to spin separate because they would have turned too strong; so I made a little investment and bought the handcarders, to be able to mix up all the colors I want (non only these, already looking forward for the ones to come!!), and especially ti prepare thoroughly the fibres before spinning.
I learnt that you get better handspun yarns if the fibres are well open, soft, combed in the same direction and of course without piles or knots.
Apart from this digression, I started straight away to pun a bit of each color together and to comb the fibres until I saw that they got fluffy, airy and uniform both in the color and the consistence... looknig close at these fleece I worked out that spinning them the single colors would have been so mixed to seem just on melange shade from far, but still all definite closely... the only type of yarn that resembles this features seems to be a Tweed (GOSH! It's my favourite yarn/fabric!!!!).
To render these ideas I shot all the steps from single batts to the final two ply yarn:
1- SINGLE BATTS
Before carding, single fiber batts are still very dense and the amounts of each color are assembled roughly: actually there's very little of azure, as I wished it to give only a slight shade, but the basic tone had to be warm, hot.
2 - CARDED BATTS
Here's what I tried to describe above: the fibres are airy, soft, and the final color is the multiplication of its components, yellow gives the brightness, ochre the harshness, red the warmth, and azure a little shadow.
3 - THE SINGLE PLY THREAD
As soon as I finished carding, I started spinning and this is the first thread, that I left quite light, though always a bit irregular in thickness, as I prefer yarns to be, it seems more natural to let fibres flow through my fingers without drawing them too much, leaving the thickness as offhand as possible.
4 - THE FINAL YARN
This is the result! I plied the signle threads to give more consitence and movement to the yarn; in this way, the unevennesses of both threads alternate interweaving along the yarn and give a wavy efect that I love.
The last step, as for all my works, is the choice of the name, amusing! In this case, the shades seemed unequivocal, couldn't evoke anything but a spice, yes but which one? I thought of those indian blends, the MASALAS - there are infinite kninds, actually I was told that every family has its recipe, ideal for a specific meal (white meat, red meat, fish, vegetables...)- like for the curries.
So here's my MASALA TWEED!
martedì 25 novembre 2008
mercoledì 19 novembre 2008
UNA CASA CHE SI POPOLA... (a HOME GETTING ANIMATED...)
Tanto per restare in tema, una novità degli ultimi mesi è lo spazio che progressivamente si riduce a casa (piccola, mooolto piccola), e le cose più ingombranti devono ancora arrivare!
Questo post in particolare è dedicato a tutte quelle cosine, a cui non riesco proprio a resistere e che continuo a fare o comprare: pupazzi, cappellini, golfini etc... Gli ultimi arrivati sono IPPO e FAFANTE, ve li presento.
Questo è Ippo, il pupazzo, chiaramente... che è un modello perfetto per misurare lavori a maglia a taglia bebè (a parte braccia e gambe che sono luuunghe); così ho nominato anche il berrettino. L'ho fatto tutto a legaccio e ho regolato le diminuzioni in modo che finisse a punta - mi piacciono i cappelli strani non posso evitarlo!
La misura è un po' calcolata ad occhio, spero che andrà bene...
Il pezzo forte invece è FAFANTE:
Il nome originale del modello, in realtà, è ELIJAH, disegnato da Ysolda Teague;
è stato amore a prima vista, l'ho fatto di cotone per evitare pelucchi o poter lavare più facilmente eventuali, probabili, macchie e l'ho riempito con imbottitura per cuscini.
E' stato divertentissimo farlo!
Come mio solito la parte che ho preferito è stata la scelta del colore... arancione brillante. Non avevo mai costruito pupazzi a maglia, e questo è fatto totalmente senza cuciture, si attacca un pezzo all'altro semplicemente riprendendo le maglie e inserendo l'imbottitura mano a mano che il lavoro procede, per cui si vede la forma che piano piano cresce e si modifica, bello davvero.
Consiglio anche il modello, molto chiaro e ben spiegato, in inglese of course...
Ne ho trovato un altro che mi intriga parecchio: un gufo, fatto da KnitWhits, dolcissimo! Spero che piacerà al piccino...
----------------
Just to stay on the theme, one news in these months is the space progressively reducing at home (my tiny, veeeery tiny home!), and the most cumbersome stuff is still to come!
This post in particular is dedicated to all those little things I really can't resist
and that I keep knitting or buying: toys, baby berets and jackets etc. The last ones are IPPO and FAFANTE, let me introduce both.
Ippo si the toy, of course: a perfect model to measure my knitwear in baby size (apart from arms and legs that are veeeery long); so I named the beret thereafter, I knitted it all in garter stitch, and adapted the decreasings in order to make it end pointed - I don't fancy normal hat, can't help it!
The size is calculated roughly, so I hope it'll suite fine!
The hot stuff yet is FAFANTE:
the original pattern name actually is a ELIJAH, designed by Ysolda Teague; It was love at first sight, I knitted it with a cotton thread, to avoid little piles and to wash easily possible stains, then I filled it with cushion stuffing.
Such a great fun to make!
As usual the part I prefered was choosing the color: brilliant orange. I had never knitted any toy, this is totally seamless: each piece is attached to next one simply picking the stitches, and have to be stuffed as long as the work proceeds, so you can see it take shape and grow, really nice.
I also suggest the pattern: it's clear and quite easy to follow, in english of course... I found another one that definitely intrigues me: a little owl designed by KnitWhits, so sweet! hope my baby will like it...
Questo post in particolare è dedicato a tutte quelle cosine, a cui non riesco proprio a resistere e che continuo a fare o comprare: pupazzi, cappellini, golfini etc... Gli ultimi arrivati sono IPPO e FAFANTE, ve li presento.
Questo è Ippo, il pupazzo, chiaramente... che è un modello perfetto per misurare lavori a maglia a taglia bebè (a parte braccia e gambe che sono luuunghe); così ho nominato anche il berrettino. L'ho fatto tutto a legaccio e ho regolato le diminuzioni in modo che finisse a punta - mi piacciono i cappelli strani non posso evitarlo!
La misura è un po' calcolata ad occhio, spero che andrà bene...
Il pezzo forte invece è FAFANTE:
Il nome originale del modello, in realtà, è ELIJAH, disegnato da Ysolda Teague;
è stato amore a prima vista, l'ho fatto di cotone per evitare pelucchi o poter lavare più facilmente eventuali, probabili, macchie e l'ho riempito con imbottitura per cuscini.
E' stato divertentissimo farlo!
Come mio solito la parte che ho preferito è stata la scelta del colore... arancione brillante. Non avevo mai costruito pupazzi a maglia, e questo è fatto totalmente senza cuciture, si attacca un pezzo all'altro semplicemente riprendendo le maglie e inserendo l'imbottitura mano a mano che il lavoro procede, per cui si vede la forma che piano piano cresce e si modifica, bello davvero.
Consiglio anche il modello, molto chiaro e ben spiegato, in inglese of course...
Ne ho trovato un altro che mi intriga parecchio: un gufo, fatto da KnitWhits, dolcissimo! Spero che piacerà al piccino...
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Just to stay on the theme, one news in these months is the space progressively reducing at home (my tiny, veeeery tiny home!), and the most cumbersome stuff is still to come!
This post in particular is dedicated to all those little things I really can't resist
and that I keep knitting or buying: toys, baby berets and jackets etc. The last ones are IPPO and FAFANTE, let me introduce both.
Ippo si the toy, of course: a perfect model to measure my knitwear in baby size (apart from arms and legs that are veeeery long); so I named the beret thereafter, I knitted it all in garter stitch, and adapted the decreasings in order to make it end pointed - I don't fancy normal hat, can't help it!
The size is calculated roughly, so I hope it'll suite fine!
The hot stuff yet is FAFANTE:
the original pattern name actually is a ELIJAH, designed by Ysolda Teague; It was love at first sight, I knitted it with a cotton thread, to avoid little piles and to wash easily possible stains, then I filled it with cushion stuffing.
Such a great fun to make!
As usual the part I prefered was choosing the color: brilliant orange. I had never knitted any toy, this is totally seamless: each piece is attached to next one simply picking the stitches, and have to be stuffed as long as the work proceeds, so you can see it take shape and grow, really nice.
I also suggest the pattern: it's clear and quite easy to follow, in english of course... I found another one that definitely intrigues me: a little owl designed by KnitWhits, so sweet! hope my baby will like it...
venerdì 14 novembre 2008
LE STORIE DELLA LINEA LILAC GLACE' (LILAC GLACE' COLLECTION STORIES)
Chiamarla addirittura "linea" di accessori mi suona altisonante, però non saprei come definirla diversamente.
Forse chi ha spulciato il blog in profondità avrà notato il primo lavoro che ho fatto con questo filato: il titolo era "una giacca in cui avvolgersi", una delle mie giacche preferite.
Da quel lavoro mi era avanzata un sacco di lana, rimasta nel baule per un po'; non sapevo cosa farne, niente mi soddisfaceva, allora quando ho iniziato a pensare al negozio online mi è tornata in mente, dato che non era mai stata usata, ed è composta da filati comunque pregiati e che ho assemblato dopo ore di riflessione...
Due fili di kid mohair del lilla più profondo ed uno di ciniglia marrone bruciato di lana morbidissima, attorcigliati insieme mi hanno fatto venire in mente un nome possibile: LILAC GLACE' (da lilla e marron glacè.... mi diverto un sacco eh già).
Ecco come sono nate, per ora, due sciarpine e un paio di guanti:
CABLE SCARFLETTE
ARROW NECKWARMER
RHOMBUS FINGERLESS MITTENS
... ma ne ho ancora quindi aggiungerò a breve magari un berretto!
Ho pensato a questo tipo di accessori perchè, almeno per me, mani e collo in inverno sono le parti da scaldare di più, ma non da filati duri e pungenti... questo è davvero vellutato, quindi mi sembra l'ideale.
Ho inventato i modelli per non fare i soliti lavori piatti e lisci, quindi ho pensato alle trecce, in tutte le versioni e intrecci possibili, alle onde e alle frecce, ai rombi e alle coste, di tutto un po'!
----------
Actually, to call it a proper collection of accessories sounds randing, but I wouldn't say how to call it differently.
Prehaps, who entered deeply in the blog may have seen the first work I kniitted with this yarn: the title was " a jacket to be wrapped in", one of my favourites.
Since then, I had a lot of spare yarn, kept in the trunk for some time; didn't know what to knit with that, nothing was satisfying, but when I started thinking of the online shop I remembered about that, especially because it was pretty new, and composed of quite precious threads that I assembled after hours of reflections...
Two threads of kid mohair, in the deepest lilac, plus one thread of the softest wool chenille in burnt brown; twisted together they suggest a possible name: LILAC GLACE'
(from lilac and marron glacè, I'm really amusing I know)
So that's how were born a couple of scarflettes/neckwarmers, and a pair of mittens:
CABLE SCARFLETTE
ARROW NECKWARMER
RHOMBUS FINGERLESS MITTENS
... but I still have some more yarn, so I'll think of something more, a beret maybe.
I thought of this knid of accessories because, at least to me, in winter hands and neck are to be warmed most, though not with coarse yarns... this is really velvety, ideal then.
Then I studied patterns that weren't common plain ones, and figured out cables, in all sorts and combinations possible, and ribs, waves squares or arrows, all of a kind!
Forse chi ha spulciato il blog in profondità avrà notato il primo lavoro che ho fatto con questo filato: il titolo era "una giacca in cui avvolgersi", una delle mie giacche preferite.
Da quel lavoro mi era avanzata un sacco di lana, rimasta nel baule per un po'; non sapevo cosa farne, niente mi soddisfaceva, allora quando ho iniziato a pensare al negozio online mi è tornata in mente, dato che non era mai stata usata, ed è composta da filati comunque pregiati e che ho assemblato dopo ore di riflessione...
Due fili di kid mohair del lilla più profondo ed uno di ciniglia marrone bruciato di lana morbidissima, attorcigliati insieme mi hanno fatto venire in mente un nome possibile: LILAC GLACE' (da lilla e marron glacè.... mi diverto un sacco eh già).
Ecco come sono nate, per ora, due sciarpine e un paio di guanti:
CABLE SCARFLETTE
ARROW NECKWARMER
RHOMBUS FINGERLESS MITTENS
... ma ne ho ancora quindi aggiungerò a breve magari un berretto!
Ho pensato a questo tipo di accessori perchè, almeno per me, mani e collo in inverno sono le parti da scaldare di più, ma non da filati duri e pungenti... questo è davvero vellutato, quindi mi sembra l'ideale.
Ho inventato i modelli per non fare i soliti lavori piatti e lisci, quindi ho pensato alle trecce, in tutte le versioni e intrecci possibili, alle onde e alle frecce, ai rombi e alle coste, di tutto un po'!
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Actually, to call it a proper collection of accessories sounds randing, but I wouldn't say how to call it differently.
Prehaps, who entered deeply in the blog may have seen the first work I kniitted with this yarn: the title was " a jacket to be wrapped in", one of my favourites.
Since then, I had a lot of spare yarn, kept in the trunk for some time; didn't know what to knit with that, nothing was satisfying, but when I started thinking of the online shop I remembered about that, especially because it was pretty new, and composed of quite precious threads that I assembled after hours of reflections...
Two threads of kid mohair, in the deepest lilac, plus one thread of the softest wool chenille in burnt brown; twisted together they suggest a possible name: LILAC GLACE'
(from lilac and marron glacè, I'm really amusing I know)
So that's how were born a couple of scarflettes/neckwarmers, and a pair of mittens:
CABLE SCARFLETTE
ARROW NECKWARMER
RHOMBUS FINGERLESS MITTENS
... but I still have some more yarn, so I'll think of something more, a beret maybe.
I thought of this knid of accessories because, at least to me, in winter hands and neck are to be warmed most, though not with coarse yarns... this is really velvety, ideal then.
Then I studied patterns that weren't common plain ones, and figured out cables, in all sorts and combinations possible, and ribs, waves squares or arrows, all of a kind!
giovedì 13 novembre 2008
RESTYLING ! ! !
OGGI, DURANTE LA LEZIONE DI YOGA, HO DECISO CHE ERA TEMPO DI RINNOVARE IL BLOG...
CAMBIARE CAMBIARE CAMBIARE!
----------
TODAY, DURING MY YOGA LESSON, i REALIZED IT WAS TIME TO RENEW THE BLOG...
CHANGE CHANGE CHANGE!
CAMBIARE CAMBIARE CAMBIARE!
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TODAY, DURING MY YOGA LESSON, i REALIZED IT WAS TIME TO RENEW THE BLOG...
CHANGE CHANGE CHANGE!
venerdì 7 novembre 2008
UN BERRETTO DA TOPINO (A SAND MARTIN BONNET)
Nella serie di piccole cosine che sto preparando eccone un'altra: il Top Down Bonnet di Helloyarn, che ho fatto con la stessa lana rossa dei booties - ancora non sapevo che il pupo sarà maschio, ma in ogni caso basta con la convenzione che per le femminucce va tutto in rosa e per gli ometti tutto in azzurro!
E' davvero un amore, da qualunque parte lo si guardi:
Io non avevo mai fatto ricami sui lavori a maglia, quindi sono andata un po' a caso, ma alla fine sono riuscita a fare due occhi più o meno uguali... non vedo l'ora di vederlo calzato su una testolina! A parte le sdolcinatezze, che più di tanto non riesco a evitare, saranno gli ormoni... il modello è davvero veloce e semplice, si può fare anche senza orecchie e muso, per bimbi seri. Questo non è il mio caso, credo... Ho trovato un altro modello da gnomo che mi piace da impazzire, prossimamente su questi schermi!
---------
Within the collection of tiny stuff I'm preparing in these days there's another one: it's the Top Down Bonnet di Helloyarn, I knitted with the same yarn used for the booties - whe I started I still didn't know that the baby will be a male, but in any case let's stop with the tendency that for little girls everything must be pink, or azure for the little boys!!
It's such a lovely thing, any side you watch it from...
I had never made any embroidery on knitwear, so I went a bit randomly, but in the end I managed to make two eyes quite the same... I definitely look forward to see it over a little head!
Apart from sugary thoughts I really can't avoid, must be the hormones dancing I guess - the pattern is very quick and simple, it can be knitted also without ears and face, for more serious babies. This is not my case, though: I found another elf hat so amazing, to be knitted soon!
E' davvero un amore, da qualunque parte lo si guardi:
Io non avevo mai fatto ricami sui lavori a maglia, quindi sono andata un po' a caso, ma alla fine sono riuscita a fare due occhi più o meno uguali... non vedo l'ora di vederlo calzato su una testolina! A parte le sdolcinatezze, che più di tanto non riesco a evitare, saranno gli ormoni... il modello è davvero veloce e semplice, si può fare anche senza orecchie e muso, per bimbi seri. Questo non è il mio caso, credo... Ho trovato un altro modello da gnomo che mi piace da impazzire, prossimamente su questi schermi!
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Within the collection of tiny stuff I'm preparing in these days there's another one: it's the Top Down Bonnet di Helloyarn, I knitted with the same yarn used for the booties - whe I started I still didn't know that the baby will be a male, but in any case let's stop with the tendency that for little girls everything must be pink, or azure for the little boys!!
It's such a lovely thing, any side you watch it from...
I had never made any embroidery on knitwear, so I went a bit randomly, but in the end I managed to make two eyes quite the same... I definitely look forward to see it over a little head!
Apart from sugary thoughts I really can't avoid, must be the hormones dancing I guess - the pattern is very quick and simple, it can be knitted also without ears and face, for more serious babies. This is not my case, though: I found another elf hat so amazing, to be knitted soon!
lunedì 3 novembre 2008
LE STORIE DI DUSK E GREEN TEA (DUSK AND GREEN TEA STORIES)
Da brava apina operosa proseguo nella raccolta delle idee che mi hanno portato a creare ogni capo che ho messo nel Negozio Virtuale su Etsy. A dirla tutta mi sento più come un cicala pentita, perchè avrei dovuto fare questo lavoro di scrittura di pari passo con quello di creazione... invece presa dall'entusiasmo mi sono lanciata nella parte più divertente e ora eccoci qui....
In questo capitoletto racconto di DUSK e GREEN TEA, che ho filato questa primavera (e mi sembra un secolo fa!)
LA STORIA DI DUSK
Questo è stato il primo filato che ho assemblato a mano, nel senso che ho preso i tre colori che lo compongono - azzurro carta zucchero, rosso mattone, lilla - e ho aperto le fibre il più possibile posizionandole una sull'altra, in modo che, una volta riunite in una massa più compatta, durante la filatura scorressero tra le dita alternandosi. Sono così contenta del risultato, anche perchè il metodo usato era assolutamente empirico, senza attrezzi per cardare, eppure è riuscito!
Poi ho lavorato una sciarpa a coste 1/1, con l'idea di farla lunga e stretta, in modo che restasse morbida anche se avvolta con tanti giri attorno al collo.
Particolari? Ho terminato le due estremità a punta a cui ho cucito due bellissime perline ovali che riprendessero i colori del filato, e finissero meglio i bordi. Le ho trovate su una babcarella ad un mercatino dell'antiquariato: sono soffiate a mano, vengono da Murano infatti, bellissime!
LA STORIA DI GREEN TEA
Di questo filato un pochino avevo già raccontato, l'ho fatto ai tempi di Cumino, con lo stesso stile; questo, pur essendo sempre di lana Corriedale, è più morbidoso e di un verde così brillante che l'ho chiamato Green Tea, perchè mi ha ricordato il colore delle foglie del te - dei germogli soprattutto - che avevo visto nelle colline piene di piantegioni in Vietnam, una meraviglia vi assicuro!
Comunque, una volta filata la lana ho pensato ad un modello che permettesse di sentirsi addosso questa morbidezza e le matasse permettevano di lavorare qualcosa di abbastanza lungo: da lì ho iniziato uno sciarpone traforato, tutto a diritto, che così risulta double-face e che poi ho unito alle due estremità a creare un enorme cerchio a maglia (avevo avviato la sciarpa con un avvio provvisorio all'uncinetto ;>). Eccola qui: come un nastro che può essere avvolto tante volte fino ad avere uno scaldacollo, oppure lasciarlo come una sciarpa attorno alle spalle...
Alla prossima puntata!
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Like a good hard-workin bee I go on with the collection of ideas that led me to create each garment I put on sale in my Etsy Shop. To say it right, I feel more like a remorese ful cicada, as I should have done this reporting in parallel withthe creation work, but instead I got immersed in the most amusing part, and here I am...
In this chapter I'll tell of what I made from DUSK and GREEN TEA, that I spun last spring (and it seems ages ago!)
DUSK STORY
This is the first yarn I assembled starting from different batts, ie. I took the single colours - cyan, brick red and lilac - and opened the fibres as much as I could putting one over another, in order to let them mix up once made compact and spun. I'm so happy with the result: colours actually change one from another, and I didn't use any carder at all!
Then I knitted a scarf, ribbed 1/1, long and narrow, so that it could feel mild even folded many times around the neck.
Any particular sign?
I finished both ends with an arrow tip shape, to which I added a couple of handblown beads (the come from Muran in fact!) I had found in an antique market, sprinkling from a counter, wonderful!
GREEN TEA STORY
I'v told a little about this yarn I spun right after Cumin, with the same style; this, though being Corriedale fiber too, is softer and such a brilliant green that I called it Green Tea; in fact, it reminds me of the gentle hills covered of tea plantations, sprouts especially, I saw in Vietnam, amazing believe me!
Anyway, once spun this yarn I thought of a pattern that could let that soft feeling, and the skeins let me knit something quite long: so I began a lacy large scarf, all rows with knit stitch so that it's double-face, that I joined by the ends to form a large loop (I had cast on the stitches with a provisional, crochet cast on ;>). Here it is: like a ribbon can be wrapped as many times to be a neckwarmer, or hung up as a scarf...
Well, see you next episode!
In questo capitoletto racconto di DUSK e GREEN TEA, che ho filato questa primavera (e mi sembra un secolo fa!)
LA STORIA DI DUSK
Questo è stato il primo filato che ho assemblato a mano, nel senso che ho preso i tre colori che lo compongono - azzurro carta zucchero, rosso mattone, lilla - e ho aperto le fibre il più possibile posizionandole una sull'altra, in modo che, una volta riunite in una massa più compatta, durante la filatura scorressero tra le dita alternandosi. Sono così contenta del risultato, anche perchè il metodo usato era assolutamente empirico, senza attrezzi per cardare, eppure è riuscito!
Poi ho lavorato una sciarpa a coste 1/1, con l'idea di farla lunga e stretta, in modo che restasse morbida anche se avvolta con tanti giri attorno al collo.
Particolari? Ho terminato le due estremità a punta a cui ho cucito due bellissime perline ovali che riprendessero i colori del filato, e finissero meglio i bordi. Le ho trovate su una babcarella ad un mercatino dell'antiquariato: sono soffiate a mano, vengono da Murano infatti, bellissime!
LA STORIA DI GREEN TEA
Di questo filato un pochino avevo già raccontato, l'ho fatto ai tempi di Cumino, con lo stesso stile; questo, pur essendo sempre di lana Corriedale, è più morbidoso e di un verde così brillante che l'ho chiamato Green Tea, perchè mi ha ricordato il colore delle foglie del te - dei germogli soprattutto - che avevo visto nelle colline piene di piantegioni in Vietnam, una meraviglia vi assicuro!
Comunque, una volta filata la lana ho pensato ad un modello che permettesse di sentirsi addosso questa morbidezza e le matasse permettevano di lavorare qualcosa di abbastanza lungo: da lì ho iniziato uno sciarpone traforato, tutto a diritto, che così risulta double-face e che poi ho unito alle due estremità a creare un enorme cerchio a maglia (avevo avviato la sciarpa con un avvio provvisorio all'uncinetto ;>). Eccola qui: come un nastro che può essere avvolto tante volte fino ad avere uno scaldacollo, oppure lasciarlo come una sciarpa attorno alle spalle...
Alla prossima puntata!
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Like a good hard-workin bee I go on with the collection of ideas that led me to create each garment I put on sale in my Etsy Shop. To say it right, I feel more like a remorese ful cicada, as I should have done this reporting in parallel withthe creation work, but instead I got immersed in the most amusing part, and here I am...
In this chapter I'll tell of what I made from DUSK and GREEN TEA, that I spun last spring (and it seems ages ago!)
DUSK STORY
This is the first yarn I assembled starting from different batts, ie. I took the single colours - cyan, brick red and lilac - and opened the fibres as much as I could putting one over another, in order to let them mix up once made compact and spun. I'm so happy with the result: colours actually change one from another, and I didn't use any carder at all!
Then I knitted a scarf, ribbed 1/1, long and narrow, so that it could feel mild even folded many times around the neck.
Any particular sign?
I finished both ends with an arrow tip shape, to which I added a couple of handblown beads (the come from Muran in fact!) I had found in an antique market, sprinkling from a counter, wonderful!
GREEN TEA STORY
I'v told a little about this yarn I spun right after Cumin, with the same style; this, though being Corriedale fiber too, is softer and such a brilliant green that I called it Green Tea; in fact, it reminds me of the gentle hills covered of tea plantations, sprouts especially, I saw in Vietnam, amazing believe me!
Anyway, once spun this yarn I thought of a pattern that could let that soft feeling, and the skeins let me knit something quite long: so I began a lacy large scarf, all rows with knit stitch so that it's double-face, that I joined by the ends to form a large loop (I had cast on the stitches with a provisional, crochet cast on ;>). Here it is: like a ribbon can be wrapped as many times to be a neckwarmer, or hung up as a scarf...
Well, see you next episode!
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INFO DI SERVIZIO:
PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!
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