sabato 15 marzo 2008

A VOLTE NON SI PUO' TACERE (SOMETIMES YOU JUST CAN'T HUSH)

Vero, in questo blog finora ho sempre volutamente parlato di maglia e condiviso i miei pensieri in generale. Ultimamente però mi rendo conto di leggere e vedere situazioni che mi fanno davvero stare male e credo che allora questa finestra sul mondo possa servire anche per amplificare la mia rabbia, condividerla, e magari dare così un contributo un po' maggiore contro una delle tante ingiustizie che succedono.
Faccio un passo indietro per raccontare qualcosa di me, che renderà il discorso più chiaro a chi non mi conosce. Io lavoro per una cooperativa che si occupa di commercio equo e solidale, magari un'altra volta spiegherò meglio di che si tratta, comunque per questo da anni sono più aggiornata e gioco forza sempre più sensibile a squilibri e negazione di diritti fondamentali... nel mio piccolo ne sento parlare tutti i giorni e ho scelto di fare questo lavoro anche per mettere il mio mattoncino quotidiano per la costruzione di un mondo più giusto. Purtroppo sono consapevole che i progetti promossi da questo movimento, come dal lavoro di cooperazione di tante ONG e missioni sono ancora poca cosa in confronto ai problemi vissuti dalla maggioranza della popolazione mondiale, ma non posso evitare di stupirmi e arrabbiarmi ogni volta come fosse la prima quando un quotidiano o un telegiornale raccontano tra cronache varie deLle situazioni gravissime.

Questo preambolo per condividere quello che sento in questi giorni rispetto a quanto succede in Tibet. Io conosco un po' questa realtà, appunto per lavoro, ma anche perchè da qualche anno sostengo i progetti di una ONG, ASIA, attraverso una simbolica adozione a distanza, quindi mi mantengo forse un po' più aggiornata della media sulla storia passata ed attuale di questo posto davvero speciale. Nell'immaginario dei più il Tibet è un posto affascinante, mistico etc ed è ovviamente vero, ma è soprattutto una piccola perla che sta resistendo alla modernità sfrenata e vorrebbe mantenere la propria magia, cultura e identità, così dolce e pacifica, senza violenza e senza chiudersi, con l'ingenua speranza che le persone comprendano e accettino... le persone forse sì, gli interessi politici della Cina chiaramente no. Ora non vorrei dilungarmi a raccontare la storia tibetanea dal 1959 ad oggi, consiglio la solita Wikipedia, ma chiedo e prego chi abbia voglia di andare ad informarsi e a diffondere a sua volta l'ennesima prepotenza umana, ed esecrarla, e abiurarla...
So che non è realistico boicottare le olimpiadi il prossimo agosto non seguendole, o ancora più ridicolo provare a boicottare il Made in China, impossibile, ma ho ancora l'illusione che l'uomo sì possa cadere molto in basso, ma sia anche in grado di volare alto con la forza delle proprie idee, gli esempi da seguire nella storia ci sono, magari qualcosa si otterrà anche solo provando ad alzare la voce in molti e a iniziare a fare controinformazione, NON GIRIAMOCI DALL'ALTRA PARTE!
Consiglio di partire da un paio di siti:
Associazione Italia-Tibet
Students for a free Tibet
International Campaign for Tibet

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It’s true, up to now in this blog I only wrote about knitting and posted my thoughts in general. Recently, though, I’ve realized I read of and saw situations that really make me sick, so I think this window opened to the world might strengthen my rage, share it and perhaps help to give a slightly bigger contribution against one of the wrongs happening nowadays.
I recoil to tell something about me, that will clear up this talk to who doesn’t know me. I work for a fair trade organization, and maybe one day I’ll explain better what’s it about, anyway this is the reason why it’s years I ‘ve been up to date, and therefore more and more sensitive for derangements and basic rights denials… In my small way I get wind of it every day and I chose to do this job even to add my daily brick to build a fairer world. Unfortunately, I’m aware that all the projects advanced by this movement or the job of many NGOs and missions are a dime a dozen compared to the problems that the majority of global population live with, but I can’t help getting angry and marvelling as the first time when a newspaper or a newscast speak about very serious situations among the news.

This introduction is to share what I feel in these days for what is happening in Tibet. I know a bit this reality, precisely for my job, but also because I’ve been supporting the projects of an NGO ASIA, through a symbolic distance adoption, so I keep in touch a bit more tha the average with the history of this special place. In collective symbolic image inventory Tibet is a charming, mystic place and it really is such, but to me it’s above all a little pearl enduring against unrestrained modernity and wishes to keep its magic, culture and identity, so sweet ad peaceful, without violence or shutting away the world, with the candid hope that people shall understand and accept… people may do this, surely China’s political interests won’t. Now I don’t want to pull out to tell Tibetan history since 1959, suggest Wikipedia as usual, but I ask and pray who feels like getting acquainted and spread the nth HUMAN ARROGANCE, AND despise it, and abjure it… I know it’s not realistic to boycott the Olympic games next summer not following them, or even more ridiculous to try and boycott Made in China stuff, impossible, but I still have the illusion that men of course are able to sink so low, but at the same time can fly so high with the strength of their idea; there are many examples to follows, and it may be possible to obtain something even only trying to cry loud and starting to spread counter-information, JUST DON’T LOOK AWAY!
I suggest to start from a few sites:
Associazione Italia-Tibet
Students for a free Tibet
International Campaign for Tibet

2 commenti:

Marika Vecchiattini ha detto...

Ciao Stè. Anche a me vedere la dignità umana calpestata in quel modo dà un malessere fisico. Già evito di acquistare abbigliamento e altri prodotti cinesi anche se è difficile perchè a volte non te ne accorgi; per me è soprattutto un modo per non alimentare lo sfruttamento di manodopera infantile. Hai ragione, ognuno è chiamato a fare qualcosa, tanto o poco in base a quel che può e sente, ma la prima cosa è quella di non chiudere gli occhi. Grazie per questo post.

Knitaly ha detto...

Avete ragione il primo passo è proprio interessarsi ... di più!

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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